I produttori vogliono che i nomi dei pirati siano resi pubblici, e proteggeranno le loro opere con le ultime tecnologie.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-09-2010]
Anche l'industria porno avrà la sua convention contro la pirateria: il mese prossimo si terrà la prima conferenza internazionale per discutere i migliori metodi di lotta alla contraffazione delle opere distribuite su supporto o proposte attraverso i siti Internet specializzati.
Secondo i professionisti del settore molti pensano che chi vive con il porno guadagni più che a sufficienza in un mercato ai margini della legalità e che perciò non si debba pagare; al contrario ogni lavoro ha diritto a essere retribuito e, comunque, tutti pagano le imposte sui propri guadagni.
"Un tempo la gente era disposta a spendere cifre notevoli per il porno" - lamentano attori e produttori - "mentre oggi tutti sembrano convinti che i contenuti per adulti siano gratis".
D'altra parte i produttori sinora non sono rimasti con le mani in mano: Larry Flint Pubblication, una delle maggiori editrici nel campo dell'intrattenimento per adulti, si è fatta un nome per aver iniziato più di 630 procedimenti per pirateria davanti a un tribunale del Texas; i suoi avvocati sono noti per aver minacciato di rivelare anche il tipo dei contenuti del materiale contestato.
La conferenza si propone anche di dimostrare ai produttori e distributori "legali" le tecniche hardware e software più aggiornate per portate all'identificazione dei film contraffatti per renderli illeggibili o ricoprirli con scritte ammonitrici o pubblicitarie.
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