La crisi Worldcom e le Tlc italiane

Il ciclone Worldcom, uno dei più importanti gestori di Tlc Usa, si sta abbattendo sulla Borsa americana, già in crisi post-11 Settembre e scandalo Enron. Quali saranno le conseguenze non solo sulla Borsa italiana, che ha già incassato il colpo, ma in prospettiva, sui titoli delle società telefoniche italiane?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-07-2002]

Lo scandalo Worldcom, la compagnia telefonica americana, nata dopo la scissione di AT&T e destinata ad un grande successo, sta mandando in grave crisi il mercato finanziario statunitense, già in difficoltà dopo l'11 Settembre, e le Borse di tutto il mondo, compresa l'Italia.

Si tratta del secondo grave scandalo che incrina la credibilità del sistema finanziario americano presso gli investitori, specie se piccoli. Dopo lo scandalo Enron, una società elettrica nata dopo la liberalizzazione del mercato dell'elettricità, adesso è la volta di Worldcom, dopo la liberalizzazione del mercato delle Tlc. Anche in questo caso lo scandalo coinvolge i dipendenti che perdono, oltre al posto, i risparmi investiti in stock option e fondi previdenziali.

Un'altra impresa di utility che va in crisi e rischia, se non di affondare il sistema, di aggravare e prolungare la fase recessiva dell'economia. Questo avviene in uno dei settori ritenuti più brillanti e che più avevano dato soddisfazioni ai risparmiatori: la New Economy con le telecomunicazioni e le Web companies.

Quali potranno essere le conseguenze, non solo sulla Borsa italiana, ma soprattutto sui titoli delle società di Tlc italiane e sulle loro prospettive di sviluppo e crescita?

Innanzitutto dobbiamo registrare il ritiro delle società municipalizzate, e dei Comuni che le controllano, dal mercato delle telecomunicazioni: un ritiro dovuto a necessità di bilancio per i Comuni che devono vendere le loro quote per fare tornare i conti.

L'AEM di Milano vuole cedere la sua quota in Fastweb, alla cui costituzione ha contribuito in modo determinante; Wind ha acquistato il gestore Estel; il Comune di Novara esce dall'accordo con Nodalis per una rete novarese di Tlc; la torinese NoiCom, controllata dal Comune di Torino, cerca partner che sollevino l'Ente locale da una parte degli oneri.

Dobbiamo poi evidenziare come i francesi di France Telecom insistano a volere uscire al più presto da Wind. La crisi attuale accelererà la loro decisione mentre allontana il momento della privatizzazione di Wind, che potrà avvenire solo dopo un'ulteriore collocamento sul mercato di quote di Enel suo principale azionista e alle prese con la sentenza avversa del Consiglio di stato sul caso Infostrada.

L'operazione Wind rischia di costare troppo all'Enel: costretta a rilevare la quota di France Telecom, forse, obbligata a cedere più centrali elettriche per accontentare le pretese dell'Antitrust, impossibilitata a mettere sul mercato Wind a causa della crisi delle Borse.

Il momento non è favorevole ad una collocazione in Borsa di Wind, non solo perchè il Governo ne ricaverebbe troppo poco, ma perchè in questo momento c'è poca fiducia in genere verso il management delle grandi imprese. Figuriamoci quando i dirigenti sono nominati dallo Stato, come nel caso di Wind ed Enel: uno Stato che continuerebbe a controllare una quota importante di Wind e quindi in una condizione di immunità o quasi.

Dobbiamo considerare che lo stesso Scaroni, attuale Amministratore Delegato dell'Enel e maggiore azionista di Wind, ha dovuto patteggiare negli anni di Tangentopoli una condanna per corruzione ai danni dell'Enel e che il Governo ha depenalizzato il reato di falso in bilancio: questi fatti non rassicurano i mercati internazionali circa la trasparenza di un'eventuale privatizzazione Wind.

Che il momento non sia facile per lo sviluppo delle Tlc italiane lo dimostra il ritiro di Murdoch: nè lui nè Telecom Italia hanno trovato nuovi soci disponibili a finanziare una fusione Stream-Telepiù per dare vita ad un polo unico per la PayTv e la Tv digitale in Italia.

La stessa Telecom Italia, pur avendo molti meno problemi delle Telecom europee e nordamericane, non è in una condizione considerata dai mercati: non è più scalabile ma non esiste un Bilancio consolidato Pirelli-Telecom Italia, per via della decisione del Tar, e gli investitori internazionali non apprezzano scatole cinesi e società difficilmente scalabili o quasi blindate.

Tutto questo ci fa ritenere che i titoli della scuderia Telecom Italia e delle altre Tlc company italiane difficilmente potranno avere delle performance brillanti, se non subiranno (come altre società high-tech estere) contraccolpi troppo forti, causati dell'instabilità generale.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Ci sono degli aggiornamenti del sistema operativo da scaricare e installare. Cosa fai?
Non installo nulla perché incide sulla velocità di Internet e sulle prestazioni del computer
Accetto l'installazione. Possono essere aggiornamenti importanti
Forse installerò gli aggiornamenti più tardi
Non vedo notifiche provenienti dal sistema operativo

Mostra i risultati (3038 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics