Mentre TIM cerca disperatamente di fermare l'esodo degli utenti, Vodafone denuncia l'abuso di posizione dominante e pretende un maxi risarcimento.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-08-2013]
Franco Bernabè e Marco Patuano, rispettivamente presidente esecutivo e amministratore delegato di Telecom Italia, hanno annunciato il piano che TIM sta per mettere in atto per recuperare clienti e mettere un freno all'attuale emorragia.
La situazione del "braccio mobile" di Telecom non è al momento particolarmente rosea; negli ultimi anni si è verificata una massiccia fuga di utenti, e l'azienda ha intenzione di invogliarli a tornare dando il via a una politica di forti ribassi applicati alle tariffe mobili.
La prima mossa è la decisione di rimborsare ai propri clienti in agosto quanto hanno speso in luglio. In autunno, poi, si vedrà la portata dei ribassi preannunciati.
Certamente una politica tariffaria più coraggiosa e iniziata per tempo avrebbe evitato la perdita di milioni di clienti; ora, d'altra parte, la partita per Telecom si sta facendo più pericolosa, e l'azienda pare decisa a voler giocare il tutto per tutto.
Nel frattempo, però, il gruppo si trova ad affrontare anche guai di un altro tipo.
Telecom Italia vorrebbe fondersi con la compagnia mobile 3: in questo modo i suoi azionisti cinesi potrebbero controllare l'azienda. Secondo te... | |||||||||||
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Vodafone ha infatti annunciato una causa contro Telecom Italia con la quale chiede all'ex monopolista addirittura un miliardo di euro di danni per abuso di posizione dominante.
L'accusa riguarda l'operato nella telefonia fissa: Telecom avrebbe di proposito ritardato le procedure per le nuove attivazioni e per i passaggi a Vodafone; inoltre avrebbe utilizzato le informazioni di cui è in possesso in quanto ancora proprietaria della rete al fine di recuperare i clienti che avessero già cambiato operatore.
Toccherà al tribunale appurare se ci sia stata o meno una condotta dolosa da parte di Telecom Italia la quale, ovviamente, nega ogni addebito e rivendica anzi la propria correttezza.
È tuttavia possibile che questa volta sui ritardi di Telecom pesi non tanto la volontà di danneggiare i propri concorrenti quanto una difficoltà oggettiva dell'azienda, alle prese con tagli di organico e problemi di riorganizzazione.
Il ricorrere da parte di Vodafone alla magistratura è, inoltre, una sostanziale delegittimazione dell'operato dell'Antitrust e dell'Autorità per le Comunicazioni: implicitamente, Vodafone giudica i due organismi non adeguati al loro ruolo di regolatori del mercato delle telco.
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