Parte il nuovo elenco, che potrà comprendere anche i numeri dei telefonini e gli indirizzi e-mail. Probabilmente sarà un flop.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-07-2004]
Come già deciso e preannunciato dall'Authority per le Comunicazioni e dal Garante per la Privacy, nei mesi scorsi è stata definita attraverso un'apposita delibera la procedura che verrà seguita per realizzare il cosidetto "Maxi Elenco Telefonico". Il nuovo elenco telefonico che potrà comprendere, solo con il consenso dell'abbonato, anche i numeri di telefono mobile e gli indirizzi e-mail.
In sostanza entro il 31 gennaio del 2005 tutti gli abbonati a un telefono fisso o mobile, di tutti i gestori, riceveranno a casa un modulo in cui si chiederà loro se vogliono che il proprio numero di telefono fisso o mobile sia inserito nell'elenco, se vogliono aggiungere al numero l'indirizzo o meno, la professione e il titolo di studio, l'indirizzo di posta elettronica.
Agli utenti verrà poi chiesto se desiderano che si possa risalire o meno a loro dal numero (alvuni potrebbero voler comparire in elenco ma non essere d'accordo con la reverse directory, cioè la procedura per risalire dal numero all'intestatario) e se vogliono o no ricevere pubblicità postale e telefonica.
Se l'abbonato non risponde, nessun problema: in questo caso non vale il silenzio-assenso, ma rimane tutto come prima. Se l'utente era già in elenco, ci rimane; ma se non c'era, come per esempio tutti gli abbonati dei telefonini, non vi comparrà.
E' abbastanza improbabile pensare a elenchi cartacei pesantissimi e in più volumi a causa dell'enorme mole di nuovi dati che vi si riverserebbero.
Innanzitutto è molto più facile prevedere che molti italiani ne approfitteranno per far sparire dall'elenco il proprio numero fisso, mentre finora non avevano mai pensato a diventare riservati, ritenendo di non avere questa possibilità o temendo che fosse a pagamento: quando sapranno che basterà crociare una casella e non pagare niente, moltissimi lo faranno.
Già oggi moltissime persone vogliono chiamare in forma riservata dal telefono fisso o dal cellulare (anteponendo i prefissi previsti dai vari gestori) e approfitteranno della possibilità del formulario di diventare "segreti" a tutti gli effetti, sentendosi così più sicuri da scherzi, telemarketing, ladri, maniaci, vecchi scocciatori più o meno amici, parenti che si desidera perdere di vista.
Sarà molto più facile sentirsi dire dai vari servizi informazione che un numero non risulta in elenco: questo potrà portare a un calo del traffico telefonico.
Quanto al numero di telefono mobile, è quasi impossibile che gli italiani (tranne una trascurabile minoranza) vogliano inserirlo in elenco, rendendolo pubblico a tutti. Il telefonino è percepito dagli italiani come qualcosa di proprio, strettamente legato alla propria privacy, agli affetti più intimi e alla relazioni personali.
Il cellulare lo si dà solo a certe persone e non lo si dà ad altre, egualmente amiche; lo si dà a certi colleghi e non ad altri, come un segno personale di selezione e di graduatoria sociale nella propria vita.
Si dà il numero di telefonino ai propri clienti o lo si pubblica sui giornali o sulle pagine gialle; ma questo avviene per il numero "professionale", perché se ne possiede un altro che rimane privato, e quello di lavoro nel tempo libero rimane spento.
Si diffonderà forse di più la Sim con due numeri: uno pubblico e uno riservato; ma come accade già negli Usa, dove qualche esperienza simile è già partita, l'elenco dei cellulari rischia di essere un flop.
Anche la possibilità di essere esclusi dalla pubblicità, che sarà scelta dalla maggioranza degli utenti, induce a una certa diffidenza: chi si fida del fatto che, pur dicendo no alla pubblicità sul telefonino, non si verrà sommersi da migliaia di Sms sgraditi o da e-mail spazzatura?
Nessuno si fida delle sanzioni previste: troppo macchinosa (e sospettata di essere costosa) la procedura per denunciare e punire lo spamming.
Avremo forse più gente che si ricorda di avere un titolo di Dott. o Cavaliere da esibire in elenco, oppure vuole inserire la professione per distinguersi da altri o per cercare di raggiungere più clienti.
La grande macchina burocratica messa in piedi per il maxielenco rischia di produrre un topolino più piccolo dell'elenco telefonico attuale.
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