Laurea online, ci siamo quasi

Negli USA interessanti esempi di ibridazione tra corsi online e convenzionali. L'Italia sempre indietro.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-01-2006]

L'università veneziana Ca' Foscari, attraverso

Fino a qualche tempo fa era impensabile. Oggi, uno dei vantaggi della connessione a banda larga, l'istruzione a distanza, sembra quasi a portata di mano. Wired ha pubblicato un servizio sui passi avanti fatti in questo senso.

Almeno 2,3 milioni di persone hanno frequentato un qualche tipo di corso via internet, secondo una recente indagine, svolta negli States dal Consorzio Sloan, che si occupa di istruzione online, e due terzi delle università USA offrono anche questo tipo di corsi.

Ma l'aspetto più interessante della ricerca riguarda la contaminazione incrociata tra quelle che erano una volta due forme distinte di università: quella "de visu" e quella cibernetica. Molti studenti, infatti, fanno largo uso di entrambe. Alcuni corsi online, progettati originalmente per studenti che vivono lontano dall'università si sono rivelati sorprendentemente popolari tra gli studenti dei campus.

I numeri variano a seconda dell'università, ma sono molti gli studenti che mescolano, sul proprio libretto, esami realtivi a corsi tradizionali e via internet. I manager universitari sembrano aver intuito che uno dei fattori di successo degli atenei sta nel fornire più opzioni agli studenti.

Tuttavia, la tendenza pone alcuni scrupoli ai responsabili delle università: i servizi online hanno un certo costo in termini di impegno e strutture. E' un peccato che i posti disponibili, creati per gli studenti realmente impossibilitati a partecipare, siano occupati da sfaccendati troppo pigri per recarsi alle lezioni sotto casa. Senza contare che sono stati numerosi i casi di cracking dei crediti virtuali, e questo è forse uno dei motivi del successo dei corsi online tra gli studenti tradizionali.

D'altra parte, con la popolazione studentesca in continua crescita, questa è una soluzione più che buona per mantenere le lezioni "reali" vivibili e a misura d'uomo. La contaminazione non si limita agli studenti: sta rapidamente svanendo la linea di demarcazione tra corsi online e tradizionali. Molti di questi ultimi usano sempre più strumenti come mailing list, chat, forum, archiviazione informatica di lezioni e appunti. Sempre più studenti possono assistere a lezioni e seminari con strumenti come streaming e podcasting.

Secondo i responsabili della Arizona State University, la distinzione tra i due tipi di corsi è ormai diventata insignificante. La domanda per servizi informatizzati è elevatissima, gli studenti sono in grado di fruire di servizi high-tech, e chiedono di avere un monitoraggio costante sul proprio andamento formativo.

Alcuni insegnanti sono scettici, sostengono che la frequenza fisica alle lezioni dia un apporto insostituibile al processo di apprendimento. Alcune statistiche confermano che è più facile superare i corsi convenzionali, rispetto a quelli a distanza, dove è un po' più difficile trovare le giuste motivazioni.

Si tratta di una tendenza irreversibile, resa molto più vicina dalle nuove tecnologie, e dal grado di preparazione informatica, mediamente elevato, degli studenti universitari. Senza contare che il contatto diretto con i docenti, nella forma di chat, forum, ma anche videoconferenza, è sempre possibile, se non addirittura migliorato.

E in Italia? Non sono pochi gli atenei che hanno attivato corsi online, ma l'informatizzazione del sistema tradizionale non è al passo con quella statunitense. Intendiamoci, la domanda di servizi online è elevata, ma l'offerta da parte delle istituzioni è scarsissima.

"Ho aperto, quasi per gioco, una mailing list dedicata agli studenti della mia facoltà," ci scrive il lettore Carlo, "e la cosa mi è esplosa tra le mani: la lista ha un numero di iscritti di poco inferiore a quello del corso di laurea, e il movimento di mail è tale che abbiamo dovuto istituire una squadra di moderatori."

Il successo di queste iniziative private è il segnale che il buco istituzionale è enorme: "da noi si trova ogni tipo di informazione," continua Carlo, "dagli appunti degli studenti alle lezioni sbobinate, dagli orari di ricevimento dei professori alle liste di iscrizione ai corsi."

Il divario con i cugini americani sembra enorme, ma il terreno di coltura è fertile. Basterebbe davvero poco per colmarlo.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

{utente anonimo}
Nettuno a Roma - che delusione Leggi tutto
20-1-2006 12:17

Walter b.
Nettuno, l'Università a casa tua Leggi tutto
18-1-2006 22:56

A Crema ci si puo' iscrivere al CDL per laurea online....ed e' gia' attivo da un bel po' !!
18-1-2006 14:04

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