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Aflatossine nei prodotti alimentari

Le aflatossine sono micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova soprattutto in zone caratterizzate da clima caldo e umido. Si prevede che il cambiamento climatico avrà un impatto sulla presenza di aflatossine negli alimenti in Europa. Poiché le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, l' esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo. del consumatore tramite gli alimenti deve essere mantenuta quanto più bassa possibile. Le aflatossine possono essere presenti in prodotti alimentari come arachidi, frutta a guscio, granoturco, riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao, a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta. In natura esistono diversi tipi di aflatossine. L'aflatossina B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti in termini di genotossicità Capacità di una sostanza di danneggiare il DNA delle cellule. e cancerogenicità Proprietà di una sostanza di favorire l'insorgenza di cancro nell'uomo o negli animali che vi sono esposti.. È prodotta sia dall’Aspergillus flavus sia dall’Aspergillus parasiticus. L'aflatossina M1 è uno dei principali metaboliti dell'aflatossina B1 nell'uomo e negli animali e può essere presente nel latte proveniente da animali nutriti con mangimi contaminati da aflatossina B1.

 

Tappe fondamentali

  1. 2020

    Marzo

    L’EFSA valuta i rischi per la salute umana connessi alla presenza di aflatossine negli alimenti. Per effettuare la valutazione dei rischi, gli esperti hanno valutato la tossicità delle aflatossine per l'uomo e hanno stimato l' esposizione alimentare Misurazione finalizzata alla valutazione del rischio del quantitativo di una sostanza assunto da una persona o un animale tramite la dieta, che viene intenzionalmente aggiunta o è casualmente presente nella dieta stessa (per esempio una sostanza nutritiva, un additivo o un pesticida). delle popolazioni dell'UE.

    La valutazione conferma le precedenti conclusioni secondo cui le aflatossine sono genotossiche e cancerogene. Questo  parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. va ad aggiornare uno precedente, pubblicato nel 2007, per tenere conto di nuovi dati emersi sull'esposizione umana.

  2. 2018

    Febbraio

    Il gruppo scientifico CONTAM dell’EFSA pubblica una dichiarazione scritta sui possibili effetti sulla salute umana di un aumento dei livelli massimi consentiti di aflatossina nelle arachidi e nei prodotti trasformati a base di arachidi. Utilizzando gli indici di potenziale cancerogenicità stimati dal comitato di esperti congiunto FAO-OMS sugli additivi alimentari (JECFA) nel 2016, il gruppo scientifico ha stimato che l'innalzamento del livello massimo potrebbe aumentare il rischio di tumori indotti da aflatossina per i consumatori di arachidi e prodotti trasformati a base di arachidi di un fattore compreso tra 1,6 e 1,8.

  3. 2017

    Dicembre

    L'EFSA, in visita ufficiale ai partner italiani, discute di cambiamenti climatici e aflatossine, oltre che di altre micotossine. L'EFSA presenta inoltre un nuovo video su "Micotossine e cambiamenti climatici" in cui si evidenzia come i cambiamenti di temperatura, umidità, precipitazioni e produzione di anidride carbonica influiscano sul comportamento dei funghi e di conseguenza sulla produzione di micotossine. Della ricerca italiana sull'aflatossina si parla nel video.

  4. 2013

    Marzo

    L'EFSA pubblica una relazione tecnica sulle aflatossine B1, B2, G1, G2 nei cereali e nei prodotti alimentari derivati da cereali.

  5. 2012

    Gennaio

    Ricercatori dell'Università di Piacenza portano a termine un progetto EFSA sul potenziale aumento di aflatossina B1 nei cereali nell'UE a causa del cambiamento climatico. Hanno usato i dati sull'aflatossina B1 per sviluppare modelli predittivi, definire scenari e creare mappe che mettono in luce una potenziale contaminazione futura delle colture di cereali. I risultati aiuteranno a definire qualsiasi attività futura in quest'area da parte dell'EFSA e daranno un'indicazione della potenziale contaminazione alimentare emergente causata dalle aflatossine nell'UE a causa dei cambiamenti climatici.

  6. 2009

    Giugno

    La Commissione europea aveva chiesto all'EFSA una valutazione degli effetti per la salute pubblica legati a un innalzamento del livello massimo delle aflatossine totali dai 4 µg/kg ai 10 µg/kg consentiti per le noci a guscio diverse da mandorle, nocciole e pistacchi (ad esempio noci del Brasile e anacardi). Il gruppo di esperti scientifici ha concluso che l'innalzamento dei livelli ammissibili di aflatossine totali da 4 µg/kg a 8 o 10 µg/kg per tutte le noci a guscio non avrebbe conseguenze negative sulla salute pubblica. Il gruppo di esperti scientifici ha tuttavia ribadito le proprie precedenti conclusioni riguardo all'importanza di ridurre il numero di alimenti altamente contaminati immessi sul mercato.

  7. 2007

    Marzo

    L' EFSA valuta la possibilità di un potenziale aumento dei rischi per la salute dei consumatori se venissero ammessi livelli più alti di aflatossine in mandorle, nocciole e pistacchi. L'aumento dei livelli massimi di aflatossine totali attualmente in vigore nell'UE per questi tre tipi di noci da 4 µg/kg di aflatossine totali a 8 o 10 µg/kg di aflatossine totali avrebbe effetti non rilevanti sull'esposizione alimentare stimata, sui rischi di cancro e sul  margine di esposizione Strumento usato nella valutazione del rischio per valutare i timori in termini di sicurezza scaturiti dalla presenza di una sostanza potenzialmente tossica in alimenti o mangimi. calcolato. Il gruppo di esperti scientifici conclude inoltre che l'esposizione alle aflatossine da qualsiasi fonte alimentare deve essere mantenuta al livello più basso ragionevolmente ottenibile, date le proprietà genotossiche e cancerogene delle aflatossine.

  8. 2004

    Marzo

    Il gruppo di esperti scientifici CONTAM dell'EFSA adotta un parere relativo all'aflatossina B1 quale sostanza indesiderabile nell’alimentazione degli animali. Il gruppo di esperti scientifici CONTAM conclude che gli attuali livelli massimi di aflatossina B1 nei mangimi rappresentano non solo una protezione adeguata dagli effetti nocivi per la salute nelle specie animali bersaglio, ma prevengono altresì concentrazioni indesiderabili del  metabolita Sostanza che si forma al termine del processo metabolico in un organismo. aflatossina M1 nel latte. Tra le raccomandazioni espresse il gruppo di esperti scientifici esorta a monitorare la presenza di aflatossina B1 nei mangimi importati e di aflatossina M1 nel latte di mucca.

Ruolo dell'EFSA

L’EFSA fornisce consulenza scientifica ed esegue valutazioni dei rischi da aflatossine per i responsabili UE della gestione del rischio Gestione dei rischi individuati tramite la valutazione del rischio. Comprende la pianificazione, l'attuazione e la valutazione di qualsiasi azione conseguentemente intrapresa per proteggere i consumatori, gli animali e l'ambiente., aiutandoli a valutare la necessità di misure di regolamentazione per la sicurezza dii alimenti e mangimi contaminati da micotossine. In particolare all'EFSA viene chiesto di:

  • valutare la tossicità delle micotossine per gli esseri umani e gli animali in considerazione di tutte le informazioni tossicologiche pertinenti a disposizione;
  • valutare l'esposizione umana e animale utilizzando i dati di presenza ricavati, in particolare, dalle attività di monitoraggio svolte negli Stati membri dell'UE;
  • considerare l’esposizione di gruppi specifici della popolazione Comunità di persone, animali o piante della stessa specie., ad esempio lattanti e bambini, e persone che seguono diete particolari;
  • considerare l’esposizione di diverse specie animali come gli animali d’allevamento, i pesci e gli animali da compagnia (animali domestici e cavalli)
  • formulare raccomandazioni sulla ricerca relativa alla raccolta di ulteriori dati sulle micotossine per migliorare le valutazioni del rischio.

Quadro UE

La normativa UE tutela i consumatori:

  • fissando i livelli massimi di aflatossine in alimenti e mangimi per garantire che non nuocciano alla salute umana o animale;
  • mantenendo i tenori di micotossina Tossina prodotta da alcune specie di muffe che sono pericolose per l'uomo e gli animali. al livello più basso ragionevolmente conseguibile, seguendo le buone pratiche raccomandate in materia di agricoltura, stoccaggio e lavorazione.

I tenori massimi di aflatossine e di altri contaminanti negli alimenti sono stabiliti nel regolamento (CE) 1881/2006 e successive modifiche. Le disposizioni relative ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di micotossine sono state introdotte con il regolamento (CE) n. 401/2006.

La direttiva 2002/32/CE stabilisce i livelli massimi di contaminanti, comprese le aflatossine, ammessi nei mangimi. Alla luce delle forti variazioni osservate nella presenza di tali micotossine da un anno all’altro e del limitato trasferimento delle fusariotossine e dell’ocratossina A dagli alimenti ai mangimi, nella raccomandazione 2006/576/CE è stato adottato per tali micotossine un approccio in due tempi.