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LA RICERCA

Lettura pensiero e biometria
Come cambierà la nostra vita

Si chiama "5 in 5" ed lo studio con cui IBM presenta le previsioni sulle tecnologie dei prossimi anni. Ci sono anche la fine del digital divide alla produzione e l'energia autoprodotta per la nostra casa di MAURO MUNAFO'

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LEGGERE nel pensiero, generare da soli l'energia della propria abitazione, ritirare al bancomat con una lettura della retina o un comando vocale: idee in apparenza  prese da un film di fantascienza e che invece potrebbero diventare parte della nostra quotidianità già tra 5 anni. E' questa la previsione che fa Ibm con il suo "5 in 5", lo studio annuale sulle innovazioni che potrebbero cambiarci la vita nel prossimo lustro.

Le innovazioni in arrivo. La ricerca, giunta alla sua sesta edizione, si basa sull'analisi dei trend di mercato e di quanto è già oggi in lavorazione nei laboratori del colosso informatico per provare a descrivere il nostro futuro: e per il 2017 ci aspettano non poche sorprese. Si parte dalla lettura del pensiero, vicina alla sua applicazione materiale grazie a speciali cuffie che interpreteranno l'attività celebrale e la trasformeranno in comandi per pc, smartphone o videogiochi, e si arriva alla completa scomparsa del digital divide globale attraverso il rafforzamento delle tecnologie mobili anche nei paesi più poveri, in cui anche le popolazioni analfabete avranno accesso alla rete attraverso messaggi vocali.

Affascinante anche l'idea di generare da soli l'energia della propria casa, grazie a speciali dispositivi in grado di catturare l'energia cinetica e il calore generato dalle nostre attività e trasformarle in elettricità, o la possibilità di dire addio alle password e di identificarsi attraverso letture della retina o degli altri dati biometrici: il Dna al posto dei codici insomma, senza il rischio che qualche malintenzionato possa identificarsi al posto nostro e prendere possesso di quello che ci appartiene (reale o virtuale che sia). Un po' meno epocale forse, ma dipende dai punti di vista, la previsione sullo spam che "diventerà finalmente utile" grazie a mail commerciali personalizzate alla perfezione e filtri contro la posta indesiderata più intelligenti di quelli usati oggi dai maggiori provider di posta elettronica. Una casella mail con solo comunicazioni che valga la pena leggere potrebbe far risparmiare tempo e denaro a milioni di persone.

I precedenti. Oltre alle suggestioni di quest'anno, l'iniziativa Ibm può essere anche "valutata" per il grado di precisione con cui ha previsto l'adozione di nuove tecnologie nelle precedenti cinque edizioni. E dando un'occhiata alle rassegne passate si capisce quanto la nostra visione del futuro sia legata agli eventi del presente.

Le previsioni sbagliate... Nel 2006, ad esempio, tra le tecnologie in arrivo veniva segnalato "un internet in 3D", forse anche per l'influenza del mondo virtuale di Second Life, in quel periodo massicciamente al centro delle cronache. Nello stesso anno compare anche una rivoluzione del rapporto tra paziente e dottore, grazie alla rete e all'adozione di sensori per i rilevamenti, che avrebbero eliminato la necessità di visite o viaggi in ospedale. Gli esperimenti in questo senso però, anche se numerosi, non hanno ottenuto gli effetti rivoluzionari da molti sperati. La gestione delle informazioni sanitarie si è infatti dimostrata molto complessa, come dimostra il fallimento di Google e del suo Health, una cartella clinica digitale lanciata nel 2008 e "ritirata" nel 2011 per lo scarso numero di utenti  che la hanno adottata. Per questo genere di innovazioni la scadenza dei cinque anni si è rivelata prematura insomma.

... e quelle azzeccate. Tra tante previsioni  troppo ottimistiche (o bizzarre) ci sono però anche tecnologie che in effetti, seppure in forme diverse, sono entrate nella vita di tutti i giorni. Nel 2008 lo studio Ibm prevedeva infatti l'arrivo di un "web con cui parlare e che ti risponde": il recente lancio dell'assistente vocale per iPhone Siri non è poi così lontano da questa idea. Risale invece al 2007 la visione di una rivoluzione del mondo dei trasporti con "macchine che si guidano da sole e comunicano tra loro": negli ultimi anni i navigatori gps e molte applicazioni per smartphone forniscono la situazione del traffico in tempo reale e percorsi alternativi, mentre nelle strade californiane può capitare già oggi di incrociare una Google Car senza pilota. E sempre a Google si deve un'altra invenzione anticipata nello studio del 2006, ovvero la traduzione di discorsi tra lingue diverse in tempo reale, possibile oggi grazie a un'applicazione per cellulari Android.

Quello che pochi anni fa sembrava un futuro lontano si è quindi spesso rivelato essere soltanto dietro l'angolo. Per sapere se nei prossimi mesi pedaleremo furiosamente sulla cyclette per far funzionare il frigo, o accedendo alla mail non ci verranno più proposti milioni da misteriosi banchieri africani, non ci resta quindi che aspettare fiduciosi.