Hackathon

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Yahoo! Internal Hack Day Event nella sede di Yahoo (Sunnyvale, California), 6 giugno 2006

Un hackathon è un evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell'informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici. Generalmente ha una durata variabile tra un giorno e una settimana. Può avere varie finalità lavorative, didattiche, sociali.[1][2][3]

Origini e storia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine nasce dalla crasi di due termini: hack (in informatica violare, attaccare) e marathon (maratona) partendo proprio dal virtuosismo informatico promosso dagli hacker[4]. La parola è "apparsa" nel 1999. Sono due gli appuntamenti che sono passati alla storia come primi hackathon: il termine, infatti, è stato coniato sia dagli sviluppatori del sistema operativo OpenBSD sia dall'ufficio marketing della Sun Mycrosystem per due meeting organizzati a pochi giorni di distanza senza che i promotori avessero alcun contatto[5].

Il 4 giugno 1999, a Calgary, dieci sviluppatori OpenBSD si sono riuniti per trovare nuove soluzioni che permettessero al sistema operativo di diventare più sicuro e si potesse integrare con sistemi di crittografia[6]. Ancora oggi su molte pagine che fanno riferimento alla storia dell'OpenBSD si "rivendica" la nascita degli hackathon[6].

Sempre nel 1999, dal 15 al 19 giugno, alla conferenza annuale JavaOne, John Gage ha lanciato la sfida per la creazione di un programma dedicato al Palm V[7] per permettere al nuovo palmare di comunicare con altri device dello stesso tipo attraverso la porta a infrarossi, utilizzando il canale di internet. L'evento è stato battezzato "L'Hackathon".

A partire dagli anni duemila gli hackathon hanno ampliato i loro orizzonti diventando occasioni promosse da società del settore informatico per lo sviluppo rapido di nuovi software[8] e, grazie al loro approccio tipico di risoluzione ai problemi [9], terreno di ricerca da parte di venture capitalist (traducibile con capitalisti di ventura) di nuovi gruppi di lavoro, startup (nuove e dinamiche aziende) o aree geografiche in cui investire o idee innovative da finanziare[10][11].

La struttura[modifica | modifica wikitesto]

Un Hackaton su Wikipedia, Gerusalemme

Tradizionalmente gli hackathon partono con una presentazione del programma e, se esiste, dell'argomento al centro dell'evento. I partecipanti passano alla proposta di idee e alla formazione di squadre in base agli interessi e alle competenze. Le squadre sono formate generalmente da 4-5 persone, di cui almeno un programmatore (per la scrittura del codice di programmazione) e un grafico (per la creazione dei loghi e delle slides di presentazione). Nel caso di tecnologie particolari o poco conosciute[12] è comune prassi mettere a disposizione dei mentori, esperti chiamati ad offrire supporto in quell'ambito specifico[13].

I partecipanti avranno un tempo di lavoro che coincide con la gran parte della durata dell'evento. Solitamente le ultime ore sono riservate alla presentazione dei progetti, alla loro valutazione e alla dichiarazione dei vincitori. Per meeting di 24 ore o più, specialmente di carattere competitivo, i partecipanti volendo possono consumare i pasti direttamente al tavolo di lavoro, con menu a base di pietanze varie (il servizio di catering si organizza in funzione al posto) e di energy drink, e anche il pernottamento spesso avviene nella stessa location dell'hackathon[14].

Al termine degli hackathon i partecipanti illustrano i risultati ottenuti (processo che per la sua somiglianza alla presentazione davanti agli investitori di un'idea di startup[15] viene chiamato pitch[16]) e, se previsto, una giuria valuta i lavori premiando i più meritevoli. Spesso per eventi che possiedono un montepremi in denaro, componenti della giuria sono le società che promuovono l'evento o gli sponsor. Nel caso, invece, si tratti di un hackathon stile BarCamp i giurati sono gli altri partecipanti all'evento. Anche sul fronte dei premi si sta ampliando il range. Un hackathon promosso da TechCrunch nell'ambito dei suoi eventi ha offerto al vincitore un assegno da 250.000 dollari, mentre il Dreamforce 2013 hackathon ha fatto vincere al team Upshot 1 milione di dollari[17].

Area pernottamento al TaxiHack Roma, 2015

Gli hackathon, alla fine dei quali vengono realizzati dei prototipi[18] o vengono portate delle migliorìe ai software già esistenti[19], sono organizzati da aziende informatiche e non (software house, aziende di trasporto[20], aziende di sicurezza[21][22], compagnie assicurative etc) per testare o trovare idee innovative di utilizzo dei loro prodotti o servizi. Queste risorse vengono messe a disposizione dei partecipanti (schede hardware, dispositivi elettronici[23], servizi cloud etc) ed i premi possono essere offerti in dispositivi mobili o buoni spesa da utilizzare online[24]. I progetti (la modalità di realizzazione, il codice sorgente, la documentazione sugli framework o IDE utilizzati durante l'evento, sulle strategie di mercato e sul possibile impiego delle soluzioni trovate etc) vengono pubblicati su piattaforme open source[25][26]. Nell'ottica della trasparenza, sono frequenti gli hackathon organizzati dalla pubblica amministrazione (ministeri, amministrazioni locali - comuni, regioni etc, organi legislativi) per l'utilizzo dei dati aperti. In questo senso, la Camera dei deputati, sul modello di Code 4 America[27] ha organizzato nel 2014 Code 4 Italy, il primo hackathon sui dati aperti parlamentari[28].

Nel tempo, i temi degli hackathon si sono espansi oltre l'ambito prettamente tecnologico: alla cultura[29], al cibo[30], alle scienze della terra[31], alle città intelligenti[32][33], sport[34], medicina[35], disabilità[36][37], asteroidi[38], meteo[39] etc.

Per colmare il divario di genere[40][41], costruire comunità di donne in ambito tecnologico[42], per incoraggiare le ragazze a scegliere materie di studio scientifiche e carriere in ambito STEM o semplicemente per l'acquisizione di nuove competenze[43], negli ultimi anni molte aziende, associazioni, istituti[44] e università organizzano hackathon indirizzati alle studentesse di liceo[45].

Altre volte gli hackathon vengono organizzati nel tentativo di ridurre il divario digitale[21][46] o per affrontare fenomeni sociali come il bullismo[47].

Utilità[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla vincita dei premi, gli hackathon vengono considerati proficui per i partecipanti in quanto danno loro la possibilità di stare a contatto con le nuove tecnologie, insegnano a lavorare in team, a parlare in pubblico[48], aiutano a creare una rete di contatti con altri professionisti o aziende, rappresentano esperienze che possono essere aggiunte al curriculum vitae, sono considerate attività divertenti che danno un personale senso di realizzazione[49]. Per gli organizzatori è una modalità di migliorare o di creare nuovo software, di implementare nuove funzionalità, trovare soluzioni avanzate, testare servizi e prodotti. Per i cittadini e le amministrazioni locali significano la creazione di ecosistemi innovativi, nuova manifattura e rivitalizzazione delle città[50]. Per gli sponsor sono un modo di far conoscere il marchio aziendale, pubblicizzare i propri prodotti o servizi attraverso la distribuzione di gadget, avere visibilità come entità che incoraggiano l'innovazione[51].

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante gli hackathon siano occasioni per i singoli e per le comunità tecnologiche di farsi conoscere e di guadagnare utenze, per le aziende di risolvere problemi in vari ambiti e conoscere direttamente persone altamente specializzate, possono anche essere inconcludenti o controproducenti quando dati socialmente sensibili vengono rilasciati ad un pubblico tecnicamente non esperto che li interpreta in maniera errata[52]. Viene rilevato che gli hackathon, per essere produttivi, devono essere organizzati dietro ad una richiesta specifica (avendo una chiara definizione del problema e partendo da una domanda e non dal dato in sé)[52] o devono trattare in maniere adeguata i dati sensibili. Un'altra critica viene dalla considerazione che i premi messi in palio creano degli incentivi sbagliati per la sostenibilità delle tecnologie (la condivisione, il riutilizzo dei dati, ecc...), alterano la motivazione iniziale dei partecipanti, non favoriscono l'apprendimento[53], oppure il risultato finale rimane inutilizzato se non sostenuto da un appropriato business model[54].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) GNU Guix organizes on-line hackathon (#guix IRC channel, Freenode), su fsf.org. URL consultato il 9 agosto 2016 (archiviato l'11 agosto 2016).
  2. ^ (EN) Come and hack on Valgrind together, su archive.fosdem.org. URL consultato il 9 agosto 2016 (archiviato il 6 agosto 2016).
  3. ^ Assicurazioni - #Facilehack: il primo hackathon dedicato all’innovazione tecnologica, su impresamia.com, 16 novembre 2015. URL consultato il 9 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2016).
  4. ^ (EN) DEFINITION hackathon, su searchcio.techtarget.com, gennaio 2014. URL consultato il 14 settembre 2017.
  5. ^ (EN) OpenBSD Hackathons, su openbsd.org. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 18 settembre 2017).
  6. ^ a b (EN) Colin Wood, Who Invented the Hackathon?, su govtech.com, 15 novembre 2013. URL consultato il 14 settembre 2017.
  7. ^ (EN) Mariva H. Aviram, JavaOne's Palm-sized winner, su javaworld.com, 1º agosto 1999. URL consultato il 14 settembre 2017.
  8. ^ (EN) Intel IoT Solutions Hackathon, su software.intel.com. URL consultato il 13 settembre 2017.
  9. ^ (EN) Why Hackathons Play a Vital Role in a Startup’s Growth, su druva.com. URL consultato il 13 settembre 2017.
  10. ^ (EN) Why is a Venture Capitalist Running a Developer Hackathon in India?, su startupsventurecapital.com. URL consultato il 13 settembre 2017.
  11. ^ (EN) The Hackathon Is On: Pitching and Programming the Next Killer App, in Wired. URL consultato il 13 settembre 2017 (archiviato il 30 giugno 2017).
  12. ^ Pink Hackathon, Microsoft lancia la sfida alle giovani hacker, in Corriere comunicazioni. URL consultato il 13 settembre 2017.
  13. ^ Pink Hackathon: hack, code and fun!, in Ingegneria Roma3. URL consultato il 13 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
  14. ^ TaxiHack, vince l’app per pagare i tassisti in Bitcoin, su Tiscali, 15 giugno 2015. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 15 settembre 2017).
  15. ^ Come creare un pitch di successo per la tua startup, una guida, su blog.startupitalia.eu. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
  16. ^ How To Deliver A Winning Pitch At Hackathons, su developer.salesforce.com. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  17. ^ (EN) Sam Biddle, The "Biggest Hackathon Prize In History" Was Won By Cheaters, su valleywag.gawker.com, 22 novembre 2013. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 24 novembre 2013).
  18. ^ A settembre una maratona di 30 ore per realizzare prototipi di Sliced Insurance, su ilsole24ore.com. URL consultato il 14 settembre 2017.
  19. ^ (EN) Laurie Pattison, Hackathon? Did someone say hackathon?, su Oracle, 30 marzo 2015. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  20. ^ Moving forward hackathon 2014, su movingforwardhack.it. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  21. ^ a b Cisco organizza il Digital Creathon : un hackathon internazionale per l’innovazione sociale, su cisco.com. URL consultato il 14 settembre 2017.
  22. ^ (EN) UK gov't launches hackathon for next-gen cybersecurity specialists, su zdnet.com. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 3 agosto 2016).
  23. ^ Formazione sull'Intel IoT Developer Kit e Hackathon [collegamento interrotto], su hackathonitalia.com. URL consultato il 14 settembre 2017.
  24. ^ Dario D'Elia, TaxiHack a Roma, il primo hackathon dedicato al mondo dei taxi italiani, su Tom's hardware, 28 maggio 2015. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  25. ^ COLLECTION: Intel® IoT Roadshow Projects, su instructables.com. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  26. ^ Code4Italy, su github.com. URL consultato il 14 settembre 2017.
  27. ^ (EN) What if all government services were this good?, su codeforamerica.org. URL consultato il 13 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2017).
  28. ^ Opendata hackathon 2014, su dati.camera.it. URL consultato il 14 settembre 2017.
  29. ^ iCODEX: hackathon di Innovazione Culturale, su fondazionecariplo.it. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  30. ^ Dal campo alla tavola. Foodhackathon, su treatabit.com. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
  31. ^ L’hackathon della Nasa fa tappa a Vicenza, Roma e Napoli, su ilsole24ore.com. URL consultato il 14 settembre 2017.
  32. ^ (EN) Smart Cities Hackathon at CES, su hackster.io. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
  33. ^ (EN) Build innovative solutions for Smarter Cities!, su smartcitieshack3.devpost.com. URL consultato il 14 settembre 2017.
  34. ^ Primo Hackathon del Calcio Italiano, su hackathon-figc.unitn.it. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
  35. ^ (EN) Medhacks, su medhacks.org. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 13 settembre 2017).
  36. ^ (EN) A Multidisciplinary Hackathon To Help People With Disabilities, su assistivetech.mit.edu. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2017).
  37. ^ (EN) Disrupt Disability Hackathon, su demand.org.uk. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  38. ^ (EN) Asteroid Hackathon in Support of NASA’s Asteroid Grand Challenge, su nasa.gov. URL consultato il 14 settembre 2017.
  39. ^ Mistral Hackathon – 30 Maggio 2019, su MISTRAL, 4 giugno 2019. URL consultato il 1º marzo 2021.
  40. ^ (EN) Rebecca Parsons e Claudia Melo, Why Girls, Safe Spaces and Coding Can Close the Gender Gap in Technology — and Drive Equality, su huffingtonpost.com, 5 novembre 2015. URL consultato il 14 settembre 2017.
  41. ^ (EN) Ryanne Berry, 9 reasons all-women hackathons are so damn important, su thetempest.co, 20 giugno 2016. URL consultato il 14 settembre 2017.
  42. ^ (EN) Saqi Mehta, Spotlight On AthenaHacks: Why Female Hackathons Are Important, su huffingtonpost.com, 10 aprile 2017. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 15 settembre 2017).
  43. ^ (EN) All-girls hackathon encourages careers in tech, su mv-voice.com. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  44. ^ Hackathon for girls. Chi dice donna dice innovazione, su itemartini.altervista.org. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
  45. ^ (EN) Maurizio Sabato, Quattro ragazze del Volterra premiate all’hackathon Coding Girls, su liceovolterra.gov.it, 23 novembre 2016. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
  46. ^ (EN) Marily Nika, Why female hackathons are all the rage, su telegraph.co.uk, 12 marzo 2013. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 18 settembre 2017).
  47. ^ #TIMgirlsHackathon: con un’app contro il bullismo dimostreremo che il coding non è (solo) “da uomini”, su ischool.startupitalia.eu, 4 aprile 2016. URL consultato il 14 settembre 2017.
  48. ^ Alessia Anniballo, Un hackathon ti insegna cose che a scuola non impari, su wired.it, 25 maggio 2015.
  49. ^ (EN) Grace Metri, Top 10 Benefits of Hackathon Participation, su software.intel.com, 10 novembre 2015. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 15 settembre 2017).
  50. ^ Melissa Gregg e Carl DiSalvo, The Trouble With White Hats, su thenewinquiry.com, The new inquiry, 21 novembre 2013. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 15 settembre 2017).
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  53. ^ (EN) David Eaves, You Can’t Just Hack Your Way to Social Change, su techpresident.com, 15 novembre 2012. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 14 settembre 2017).
  54. ^ (EN) Alex Howard, Everyone jumped on the app contest bandwagon. Now what?, su radar.oreilly.com, 9 agosto 2011. URL consultato il 14 settembre 2017 (archiviato il 29 gennaio 2018).

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