Milano, 10 maggio 2016 - 18:15

A 15 anni scopre una città Maya sconosciuta osservando le stelle

William Gadoury ci ha messo tre anni: grande appassionato di astronomia, ha utilizzato anche Google Earth e Wikipedia. Senza mai muoversi da casa, in Canada, ha ipotizzato l’esistenza di una città sconosciuta nello Yucatan

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A 15 anni, di solito, gli interessi sono altri. E invece la passione di William Gadoury per l’astronomia e per le civilità precolombiane lo ha portato a una scoperta che, se verrà confermata, permetterà di individuare un’antica città Maya ancora sconosciuta nello Yucatan.

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William Gadoury, 15 anni: «Così ho scoperto la città Maya sconosciuta

La teoria del quindicenne: una città per ogni stella

Il giovane canadese William Gadoury , 15 anni, ha osservato il cielo e le costellazioni, si è servito delle mappe di Google Earth, di informazioni prese da Wikipedia e ci ha messo un po’ di intuizione. E così, primo al mondo a ipotizzare questa teoria, ha pensato che i siti nei quali i Maya costruivano le loro città rispecchiassero lo schema delle costellazioni. 22 quelle studiate per tre anni dal ragazzino, senza mai allontanarsi dalla sua casa di Saint-Jean-de-Martha vicino a Montreal in Canada. «Ho scoperto che a ogni stella corrisponde una città Maya» ha raccontato al Journal de Montreal. Ma William è andato oltre. Su tre stelle di una delle costellazioni prese in esame, solo due corrispondevano a città già conosciute. E invece di pensare che la sua teoria fosse imperfetta, si è convinto piuttosto che mancasse ancora un insediamento da scoprire.

L’Agenzia Spaziale conferma

Un aiuto è arrivato dalle immagini satellitari dell’Agenzia Spaziale Canadese che sembrerebbero confermare la teoria del giovane studioso, appassionato di stelle. Nell’area della giungla messicana indicata da William, le foto dell’Agenzia Canadese confermano la presenza di forme geometriche che potrebbero essere un’antica piramide e alcuni edifici di una città non ancora scoperta, forse la quarta in ordine di grandezza della civiltà Maya.

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La scoperta di Naia nella grotta dello Yucatan

Ma gli studiosi sono scettici

Secondo alcuni studiosi la teoria di William potrebbe presto portare a nuove scoperte. Ma non tutta la comunità scientifica è convinta della che si tratti davvero di una scoperta rilevante. Secondo alcuni, se davvero ci fossero i resti di una città nell’area indicata da William, sarebbe solo una coincidenza. William, invece, non ha dubbi e alla sua scoperta ha già dato un nome: «K’aak Chi», ovvero Bocca di Fuoco. La zona, nella penisola dello Yucatan, è ricoperta da una fitta vegetazione e deve ancora essere esplorata, alla ricerca della città di William.

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