Si è innescata una reazione a catena che ha fatto cadere i supernodi uno dopo l'altro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-12-2010]
Ora che l'allarme è ampiamente rientrato e tutto è tornato alla normalità, è tempo di soddisfare la curiosità degli utenti che lo scorso 23 dicembre, all'improvviso, hanno visto le funzionalità di Skype rallentare e poi scomparire.
Lars Rabbe, CIO di Skype, ha fornito la spiegazione sul blog ufficiale dell'azienda, indicando come causa una sorta di reazione a catena.
Tutto è iniziato quando alcuni dei server che gestiscono l'instant messaging offline sono stati sovraccaricati. Ciò ha portato a ritardi nella comunicazione con i client Skype, cosa che normalmente non sarebbe un problema ma che, a causa di un bug, ha mandato in crash quelli rimasti alla versione 5.0.0.152 per Windows.
E mentre i nodi funzionanti cercavano di gestire il sovraccarico, i clienti Windows defunti venivano riavviati e cercavano di ricollegarsi alla rete. La sfortuna ha voluto che tutto ciò avvenisse immediatamente prima dell'ora di punta giornaliera e, a quel punto il traffico presso i supernodi era circa 100 volte superiore a quello atteso normalmente in quel momento.
Il software dei supernodi è realizzato per disattivarli se il carico è tale da far crescere alcuni parametri oltre una certa misura, e così altri supernodi si sono spenti, aumentando ulteriormente il carico sui rimanenti che - chi prima, chi dopo - hanno dovuto gettare anch'essi la spugna.
Per ripristinare le funzionalità i tecnici di Skype hanno dovuto creare, utilizzando le risorse normalmente utilizzate per le videochiamate di gruppo, i cosiddetti "mega-supernodi" (in numero di migliaia); alcuni di essi sono ancora in attività, e lo saranno ancora nei primi giorni del 2011.
Per evitare che una situazione del genere si ripeta, Skype ha intenzione di rivedere il sistema di aggiornamenti automatici e di rivedere le procedure interne per scovare più rapidamente i bug.
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