Intercettazioni, come localizzare i telefonini

Scoprire dove si trova un cellulare è ormai quasi banale. Non serve tenere al telefono il proprietario, come si vede nei film.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-10-2011]

Intercettazioni localizzazione GSM GPS

In questo articolo ci occuperemo delle localizzazione dei telefoni cellulari e dell'analisi della copertura radio delle antenne.

Quasi tutti i venti milioni di possessori di smartphone sanno che il loro telefono è in grado di determinare la propria posizione grazie a un sistema GPS, che fa riferimento ai satelliti dell'omonimo sistema, o grazie a un sistema GSM, che usa come punti di riferimento (anche o solo) le antenne del sistema GSM (il cosiddetto A-GPS).

Non tutti sanno, però, che l'operatore telefonico (Telecom, Wind, H3G e via di seguito) può determinare la posizione di un telefono cellulare anche se questo non è dotato di nessuno di questi sistemi, senza che l'utente del telefono abbia modo di accorgersene e senza che possa impedirlo in alcun modo.

Ciò è reso possibile dal fatto che le antenne GSM ed UMTS sono in grado di determinare la distanza a cui si trova un telefono rispetto alla loro posizione misurando l'intensità del segnale e spesso sono anche in grado di stabilire in quale direzione geografica si trovi il telefono rispetto alla propria posizione. In entrambi i casi si tratta spesso di informazioni molto grossolane.

Per esempio la distanza dall'antenna viene spesso determinata con un margine di errore di centinaia di metri, o persino di km, e la posizione radiale viene spesso determinata solo come nord, sud, est od ovest.

Tuttavia, sommando tra loro queste informazioni (e a volte sommando anche tra loro le informazioni che provengono da più antenne) è possibile stabilire la posizione di un telefono cellulare con una precisione che può andare da alcuni chilometri di raggio, in aperta campagna, a qualche centinaio di metri, nei centri urbani. In alcuni casi, la precisione può essere di alcune decine di metri, per lo meno in certe aree urbane.

La localizzazione di un telefono cellulare è, in realtà, un'applicazione dei concetti più generali di triangolazione radio e multilaterazione già usato a questo scopo sin dagli anni '40.

Queste però non sono le uniche tecniche disponibili. È possibile anche installare un apposito programma-spia sul telefono dell'utente, sfruttare le capacità di auto-localizzazione del telefono stesso (via GPS, A-GPS o GSM), e farsi inviare le coordinate su un canale nascosto.

Ciò è esattamente quello che fanno alcuni programmi per smartphone che vengono usati, ad esempio, come antifurto per il telefono. Software di questo tipo possono essere "nascosti" persino all'interno della SIM fornita dall'operatore di rete, che poi usa queste funzionalità per scopi commerciali (nota bene: non risulta che alcuno degli operatori italiani faccia uso di questa tecnica).

Da qualche anno a questa parte la localizzazione dei telefoni è diventata un servizio piuttosto comune sulle reti cellulari. Viene utilizzata, per esempio, per localizzare il telefono da cui proviene una chiamata di emergenza diretta al 112 (il numero di emergenza europeo).

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In alcuni paesi viene usata anche per localizzare un telefono ed inviarvi informazioni commerciali (un uso vietato in molti Paesi europei, tra cui l'Italia, per ragioni di privacy). Si tratta dei cosidetti servizi LBS, cioè Location Based Services.

È stata persino creata una rete di appositi server proprio per questo scopo. Di conseguenza, questa funzionalità è ormai quasi sempre disponibile e le forze di polizia possono farne uso con una certa facilità, ad esempio per localizzare un latitante. Trattandosi di un servizio meno invasivo di una intercettazione audio, la localizzazione di un telefono non richiede il mandato di un giudice.

È sufficiente una richiesta scritta e motivata di un ufficiale di Polizia Giudiziaria (che comunque risponde sempre del proprio operato al Procuratore della Repubblica). Si tratta anche di un servizio sostanzialmente gratuito. Nonostante questo, viene usato molto di rado.

Per esempio non è insolito denunciare la scomparsa di un telefono, spiegare alla polizia che il telefono è tracciabile (magari perché ha addirittura il GPS integrato e segnala la sua posizione a un servizio di antifurto) e sentirsi rispondere che comunque la polizia non può intervenire.

Le ragioni di questa apparente reticenza della polizia ad usare questo servizio sono molte e meriterebbero un articolo a parte. In questa sede ci limiteremo a dire che la gestione di un'indagine di polizia è molto più complessa, dal punto di vista legale e burocratico, di quello che si potrebbe immaginare, per cui non sempre è possibile sfruttare i vantaggi della tecnologia. Soprattutto è difficile farlo quando la posta in gioco è limitata, come nel caso di un telefono rubato.

In Italia (e in quasi tutta Europa) la localizzazione di un cellulare è un servizio accessibile solo agli organi di polizia e di pronto intervento (Vigili del Fuoco, Guardia Costiera, Soccorso Alpino, ambulanze, etc.).

Negli Stati Uniti, in Gran Bretagna ed in altri Paesi, invece, questo servizio è accessibile a tutti (o quasi) i cittadini e viene utilizzato anche per "tenere d'occhio" i ragazzini; di qui il proliferare di servizi come Child Locate, Trace Mobile o Verify and Locate.

Chi volesse "assaggiare" questa tecnologia in Italia può comunque usare il servizio Latitude di Google. Ovviamente, nel caso di Google Latitude si possono tracciare solo le persone che autorizzano a farlo e dispongono di un dispositivo tracciabile.

A questo punto, vale la pena notare che quello che viene rappresentato nei telefilm è, appunto, una semplice rappresentazione cinematografica. Non c'è nessuna necessità di "tenere al telefono" una persona per dare tempo ai tecnici di localizzare il punto da cui è partita la chiamata. Questa informazione, infatti, è quasi sempre disponibile con un click del mouse.

Chi volesse farvi un'idea di quanto sia facile (per la polizia) localizzare e intercettare un telefonino al giorno d'oggi può dare un'occhiata all'articolo di Wikipedia (in inglese) sul sistema DCSNet e a quello pubblicato da Wired (edizione americana) su questo argomento.

Per fortuna, in Europa e in Italia non esiste ancora niente del genere. Alcuni recenti casi di cronaca nera hanno reso evidente come sia possibile determinare la posizione di un telefono cellulare con una precisione molto superiore a quella tipica della normale triangolazione radio.

Ecco, per esempio, che cosa riporta Wikipedia riguardo al Delitto di Avetrana:
«A seguito di successive indagini, il 26 maggio 2011 è stata arrestata Cosima Serrano, madre di Sabrina, con l'accusa di concorso in omicidio. Dall'analisi dei tabulati risulterebbe che il suo telefono cellulare avrebbe agganciato per 37 secondi una cella compatibile con il garage mentre la donna aveva dichiarato che quel pomeriggio non si era mai recata nel garage».

Insomma: si è riusciti a stabilire la posizione del telefono di Cosima Serrano con una precisione tale da distinguere una stanza della casa da un'altra o dal giardino della casa stessa. Questo è possibile grazie a un'analisi dettagliata della cosiddetta "copertura radio" dell'antenna GSM (il "pilone") che ha servito la telefonata.

In alcuni casi, infatti, è possibile dimostrare che il telefono in esame era visibile da una certa antenna solo perché si trovava in una certa posizione. Se si fosse trovato in un'altra posizione, avrebbe agganciato un'altra antenna (ad esempio, a causa del "cono d'ombra" di un grosso edificio).

Ovviamente ciò è possibile solo se il telefono genera traffico (cioè effettua o riceve telefonate) e se questo traffico viene registrato nei tabulati con la necessaria precisione.

Gli operatori telefonici realizzano sempre uno studio di copertura radio di ognuna delle loro antenne. Questo studio viene utilizzato internamente per valutare la copertura complessiva del territorio nazionale e per indirizzare i loro investimenti nel modo più opportuno.

Il GIP, il PM e gli avvocati della Difesa possono richiedere questi studi di copertura radio e possono usarli in Tribunale per sostenere le loro tesi (in modo più o meno gratuito).

Tuttavia, gli studi di copertura radio potrebbero non essere abbastanza dettagliati per le esigenze di un processo. In questo caso, è possibile chiedere a un perito o all'operatore telefonico di realizzare uno studio più approfondito a pagamento. Il risultato finale potrebbe essere qualcosa come il seguente.

Questa immagine è stata realizzata usando un programma gratuito ed open source chiamato SPLAT!, che gira sotto Linux.

L'immagine mostra quali zone del territorio di New York sono raggiunte dal segnale radio di una certa antenna e con quale intensità del segnale. Come potete vedere, a nord-est e nord-ovest ci sono due ampie zone di territorio che, pur essendo a distanza utile dall'antenna non possono ricevere il suo segnale a causa del cono d'ombra degli edifici.

Questo tipo di mappe viene realizzato usando una mappa 3D del terreno (edifici inclusi) ed "illuminandola" con un raggio di luce simulato che proviene dall'estremità dell'antenna.

Si tratta, in pratica, della stessa tecnica del ray tracing usata per il rendering dei modelli 3D nel cinema di animazione, solo che in questo caso non si tratta di un raggio di luce ma di onde radio.

Non bisogna illudersi nemmeno per un istante che per generare mappe di questo tipo basti installare un "programmino" sul notebook. È necessario soprattutto disporre di una mappa 3D dettagliata della zona e dei dettagli tecnici dell'antenna, e reperire queste informazioni può essere tutt'altro che semplice; solo a quel punto sarà possibile generare la mappa.

Una volta ottenuta la mappa, inoltre, è necessaria anche una buona dose di abilità tecnica (e di fortuna) per ricavarne qualcosa di utile. Come se non bastasse, questo tipo di analisi dipende anche dal telefono dell'utente. Telefoni diversi, infatti, hanno potenze emissive diverse e quindi riescono a raggiungere in modo diverso le varie antenne.

In altri termini, non esiste solo l'area di copertura dell'antenna, ma anche quella del telefono. In entrambi i casi, infatti, si tratta di dispositivi radiotrasmittenti che hanno una loro portata massima ed un loro particolare comportamento radio.

Inoltre, l'antenna da agganciare dipende anche dal traffico telefonico del momento. Ogni antenna, infatti, può servire solo un certo numero di utenti. Una volta superata la sua capacità, i telefoni della zona devono per forza agganciare una delle altre antenne disponibili.

In conclusione, da quando ognuno di noi si porta appresso uno o più telefoni cellulari (o, peggio ancora, uno o più smartphone) per la Polizia è diventato molto più semplice stabilire dove fossimo ad una certa ora di un certo giorno: basta seguire l'enorme quantità di "tracce radio" che ci lasciamo appresso di continuo.

Questo tipo di analisi tecnologiche, peraltro, non è limitato ai telefoni ed alle onde radio: tecniche simili vengono applicate alle reti elettriche, del gas e dell'acqua (analisi dei consumi), al traffico auto ("pedinamento digitale" di un'auto) e a molte altre cose.

In pratica, un criminale che volesse sfuggire alla giustizia al giorno d'oggi sarebbe costretto a rinunciare a quasi tutte le tecnologie e le piacevolezze del XXI secolo e a vivere letteralmente in una grotta.

Questo è esattamente ciò che è successo a Bernardo Provenzano e ad altri boss mafiosi: in altri termini, le tecniche di investigazione tecnologica ci permettono di ricacciare questi criminali nel medioevo a cui antropologicamente appartengono. Possiamo negare loro il privilegio di vivere insieme a noi nel XXI secolo.

Se questo sia un bene o un male dipende da chi detiene le leve del potere: finché viviamo tutti in una tranquilla democrazia occidentale, queste tecniche ci permettono di mettere in difficoltà i criminali. Se però dovesse essere un criminale a prendere il controllo del Paese...

Per approfondire, vedi gli articoli di Wikipedia (in inglese) Surveillance, Mass Surveillance e Echelon.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 14)

{Carla}
Potete provare iKeyMonitor se vi interessano le app spia... link
25-1-2016 20:58

{goebbels}
chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere? mi chiedo come si fa al giorno d'oggi, dopo i vari scandali NSA e hacking team, a sostenere che la sorveglianza di massa sia un bene, quando l'applicazione pratica di questi sistemi, abusata sotto lo spauracchio della mafia o del terrorismo, nella pratica ha dimostrato solo la gran... Leggi tutto
30-7-2015 22:48

{ice}
esempio di geolocalizzazione tramite software installato diremttamente sulla SIM l'operatore svizzero xxsim rivende sim di un operatore Estone (o lettone o lituano, non ricordo) e fornisce ai clienti, previa registraizone sul sito, un interfaccia web tramite la quale attivare funzioni di geolocalizzazione della sim: la sim ogni tot... Leggi tutto
31-3-2013 16:30

Perchè infatti questa localizzazione non è così precisa. Ci sono dei programmi per Smartphone che ti fanno vedere dove il telefono risulta essere. Il mio, in questo momento, secondo la rete GSM sarebbe in un punto che è a ben 200 metri da dove sono in realtà. Questo, nonostante io sia in città al centro di ben 5 torri GSM. Se non... Leggi tutto
25-10-2011 16:51

Infatti se il telefono viene chiamato, è ovvio che sia già visibile e localizzabile nella zona, perchè altrimenti in teoria già il primo numero dei prefissi dovrebbe mettere in funzione tutti i ponti radio esistenti in Italia. Ma la mia perplessità era: Se l'ultima persone ha inviato un sms rimane anche in caso di ora sbagliata sui... Leggi tutto
13-10-2011 20:25

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