''Sono di pessimo umore''. CoproBot (2)
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-07-2012]
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CoproBot (NSFW)
Margherita stava nel suo ufficio (se si può chiamare ufficio uno stanzone vuoto di tre metri per tre al quinto piano seminterrato della Questura Centrale ma poteva andare bene visto che lei stessa era il suo proprio ufficio) immobile, pensando che oggi era veramente di cattivo umore...
Non che il buon umore gli fosse noto; essere uno scatolone di oltre 180 kg di peso dotato di armamenti pesanti, laboratorio portatile per rilievi su scena del delitto, oltre 50 Terabyte di archivio criminale, sensori sensibili a ogni tipo di stupefacente, esplosivo e banconota contraffatta, solo vagamente di aspetto umanoide e con una sensibilità femminile imprigionata dentro, effettivamente non avrebbe predisposto al buonumore nessuno.
Volse una delle telecamere verso il vaso di begonie dall'aspetto triste e appassito che era l'unica presenza nello stanzone oltre a lei. La piantina faceva veramente schifo, non accennava minimante a dare segni di fioritura, anzi diverse foglie secce e lo stelo esile facevano presagire una morte prossima che purtroppo tardava a giungere, prolungando in modo insopportabile l'agonia del povero vegetale.
Tristemente Margherita valutò di essere del tutto priva di "pollice verde". D'altra parte i pollici non li aveva proprio. Anzi, non aveva nemmeno le mani ma quattro braccia meccaniche sulle quali potevano essere innestati una serie di accessori che andavano dalle pinzette per la raccolta di reperti ai magli demolitori, passando per i "pizzicatori" elettrostatici da interrogatorio che nella sua correttezza alle procedure di Legge si era sempre rifiutata di usare.
Mentre spostava la visuale sul muro vuoto e scrostato che corrispondeva alla sua visione anteriore, alla depressione si aggiunse quella della coscienza di non avere un nome definito.
Tutti la chiamavano Margherita (e i suoi recettori audio percepivano benissimo l'ironia nella fonazione del nome) ma il suo vero nome era Unità Bionica Investigativa n. 10 per la sua parte meccanica e Giovanna detta "Pantera" per la sua parte umana.
In occasione della riforma della Polizia di Stato del 2021 si era deciso di dotare il corpo di unità investigative robotiche sofisticatissime progettate dalla Fabbrica Italiana Automi Tuttofare, azienda italiana nel nome ma in realtà controllata in gran parte da azionisti statunitensi, che già si era distinta nella produzione delle Unità Mobili di Riconversione Energetica più note come CoproBot.
I CoproBot erano in grado di ricavare energia da ogni forma di rifiuto di origine organica ricavandone non solo l'energia necessaria al loro stesso funzionamento ma anche un surplus energetico altrimenti utilizzabile... in pratica degli spazzini non solo senza fabbisogno energetico ma addirittura in grado di fornirne. Volgarmente venivano chiamati i "mangiamerda" ed ebbero un'immenso successo.
Per l'abbattimento dei costi di produzione, tramite una perversa catena di sub-appalti, la produzione dei chip purtroppo venne affidata a una poco affidabile azienda dell'Estremo Oriente e questo causò dei problemi alle unità finite che si manifestarono prima nelle Unità Bioniche Investigative e in seguito nei CoproBot.
Le nove unità sorelle di Margherita vennero rottamate immediatamente dopo il primo collaudo e solo lei venne risparmiata tanto per non dover annullare il ricevimento ufficiale di presentazione che era costato il doppio della produzione dei robot.
Nelle 48 ore immediatamente precedenti quella stronzissima cerimonia che serviva solo a giustificare i finanziamenti a "manica larga" che erano stati dati, si pose il problema di completare l'unità bionica in modo da renderla commercialmente presentabile...
Già, il problema era che queste strutture richiedevano l'innesto di una personalità umana con talenti investigativi per funzionare al meglio e questo era realizzabile solo estraendo la "personalità" da un corpo che avesse riportato gravi danni fisici e relativamente irrisori danni cerebrali. Insomma una mente sana in un corpo inutilizzabile.
La cosa andava contro l'etica corrente e non si sapeva che risultati avrebbe portato, visto che la tecnica era stata sperimentatata solo su scarafaggi, ratti e segretari di partito che notoriamente sono razze inferiori e socialmente inutili, quando non dannose.
Il caso volle che proprio in quei giorni venne scansionata cerebralmente Giovanna M. ispettore capo della Polizia di Stato, già premiata con encomio solenne per la partecipazione nello sventare il Golpe del 2015 e misteriosamente morta in un'incidente stradale nel 2017; su di uno scaffale veniva conservata la sua mappatura neuronale su DVD e proprio questa, per un'errore dell'addetto, venne utilizzato per dare personalità al cyborg.
Giovanna era una donna con i coglioni che non si era mai fatto scrupolo di mettere Legge e Giustizia davanti alla convenienza. Qualcuno con malizia cattiva dice fosse stata lesbica ma questo non importa; le Regole condivise trascendono le appartenenze di razza, le scelte religione e/o sesso. Era una persona seria e una professionista nel suo lavoro e questo è quello che basta a creare guai.
Così nacque Margherita. La miglior macchina investigativa mai esistita e nello stesso tempo la più imbarazzante. Già nella sua presentazione al pubblico fece 12 arresti per vari reati che andavano dal falso in atto pubblico allo sfruttamento di prostituzione e solo per gentilezza del suo lato umano fece finta di non accorgersi di 28 casi di uso di sostanze illecite... in pratica chiuse una telecamera sulla cosa vista l'esiguità del reato.
Insomma sapeva fare quello che ci aspettiamo da un buon poliziotto, colpire il Crimine e tollerare il piccolo illecito socialmente irrilevante. E proprio per questo, una volta spenti i riflettori, Margherita era stata messa in disparte nonostante il suo brillante curriculum.
Eppure salvo un paio di piccoli errori di percorso durante il corso da ispettore alla scuola di Nettuno (involontariamente aveva schiacciato due cani del corso antidroga e semidistrutto l'appartamento usato per le esercitazioni di perquisizione) era stata promossa e inviata ai servizi attivi in un tempo molto inferiore ai colleghi di corso... Qualcuno maliziosamente disse che fu per togliersi dai coglioni quella ferraglia troppo zelante.
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Il commissario Calzettoni
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