Le nuove norme sulla privacy lo dicono chiaramente: chi si iscrive accetta che le sue informazioni personali - foto e dati - siano usate dagli inserzionisti per fini pubblicitari.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-09-2013]
Nei giorni scorsi gli iscritti a Facebook hanno ricevuto un'email che farebbero bene a leggere con attenzione, qualora ancora non l'abbiano fatto, poiché riguarda le prossime modifiche alle regole circa l'utilizzo dei dati da parte del social network.
Gli aggiornamenti ai documenti fondamentali di Facebook per quanto riguarda la privacy sono descritti dettagliatamente anche sul sito, ma si possono riassumere così: il social network vuole poter sfruttare i dati più liberamente.
Le novità vanno in due direzioni: da un lato, la nuova formulazione della Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità e della Normativa sull'utilizzo dei dati mira a chiarire meglio agli utenti quali autorizzazioni circa l'utilizzo dei dati che questi hanno concesso al momento dell'iscrizione.
Dall'altro, Facebook vuole poter utilizzare i nomi e le foto degli iscritti a fini pubblicitari: dopotutto, gli inserzionisti sono linfa vitale per la creatura di Mark Zuckerberg.
In particolare, Facebook ora mette nero su bianco il fatto che chi si iscrive fornisce «a Facebook l'autorizzazione a utilizzare il loro nome, l'immagine del profilo, i contenuti e le informazioni in relazione a contenuti commerciali, sponsorizzati o correlati (ad esempio i marchi preferiti) pubblicati o supportati da Facebook. Tale affermazione implica, ad esempio, che l'utente consenta a un'azienda o a un'altra entità di offrire un compenso in denaro a Facebook per mostrare il nome e/o l'immagine del profilo di Facebook dell'utente con i suoi contenuti o informazioni senza il ricevimento di nessuna compensazione».
L'utente insomma non può rifiutarsi di prestare la propria immagine o il proprio nome a fini pubblicitari all'interno del social network. Tutto quello che può fare è indicare un pubblico selezionato al quale mostrarsi.
Inoltre, Facebook vuole ampliare il proprio raggio d'azione raccogliendo informazioni anche dalle email inviate ai suoi uffici e utilizzare i dati sull'hardware utilizzato per accedere: il tipo di computer, il sistema operativo o anche il numero di cellulare. Negli USA aggiungerà anche le foto del profilo a quelle utilizzate dal riconoscimento facciale per suggerire i tag.
Cambiano, infine, anche le regole sulla condivisione dei commenti. Se si partecipa a una discussione e chi l'ha aperta decide di renderla pubblica, tutti i commenti dei singoli utenti diventano pubblici, senza che questi possano nasconderli.
Tutte queste nuove norme non sono già in vigore: lo saranno dal prossimo 5 settembre.
Nel frattempo, gli utenti possono esprimere il proprio parere circa le novità, pur sapendo che non sarà vincolante: in pratica, volenti o nolenti tra qualche giorno tutti gli iscritti dovranno accettare le novità o andarsene dal social network.
Leggendo i commenti italiani alla pagina di presentazione delle modifiche si capisce che la maggioranza degli utenti non è certo contenta di quanto la spetta.
Qualcuno - molti, per la verità - sembra credere che sia sufficiente scrivere «non do il mio consenso» all'utilizzo dei dati personali per far cambiare idea a Facebook o escluderlo dalla virata ancora più "pubblicitaria" che il sito sta prendendo.
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Maary79