Ventimila euro donati a Wikileaks: un contribuito a svelare i segreti sporchi del governo che non è piaciuto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-11-2013]
Sono quasi passati due anni dal blitz dell'FBI che portò alla chiusura di Megaupload.
Ora il libro The Secret Life of Kim Dotcom - Spies, Lies and the War for the Internet (La vita segreta di Kim Dotcom - Spie, bugie e la guerra per Internet), scritto da David Fisher, rivela alcuni dettagli interessanti circa quegli avvenimenti.
Secondo il fondatore di Megaupload c'è un motivo preciso se l'FBI ha scelto proprio quel giorno di gennaio 2012 per compiere il raid. L'articolo continua qui sotto.
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«È una delle donazioni maggiori che abbiano mai ricevuto» spiega Kim Dotcom. «Il mio nome dev'essere balzato all'attenzione di qualcuno».
Non ci sarebbe quindi la crociata contro chi viola il copyright alla base del raid dell'FBI, ma il desiderio di colpire chi rivela - o coloro che sostengono chi rivela - i segreti sporchi del governo.
Nel libro non ci sono dettagli o prove circa le affermazioni fatte da Kim Dotcom, ma stando alla ricostruzione fatta da quest'ultimo, questa è l'unica spiegazione plausibile.
Prima dell'intervento delle autorità americane, infatti, Megaupload sarebbe stato in buoni rapporti con i detentori del copyright: molti, tra cui Disney, avrebbero infatti iniziato a lavorare su accordi per una partnership con il servizio di file sharing.
Verso la fine del 2011, però, la RIAA e le case cinematografiche di Hollywood si sarebbero tirate indietro: secondo Dotcom, sapevano che cosa sarebbe successo di lì a poco.
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