L'oggetto del contendere è Uber, servizio di autonoleggio prenotabile con lo smartphone.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-01-2014]
In un Paese in cui liberalizzazione del mercato è un termine da utilizzare esclusivamente in periodi di campagna elettorale, non c'è da stupirsi se anche nelle grandi metropoli vengano indetti scioperi selvaggi da cui le principali sigle sindacali si dissociano.
Ieri decine di tassisti meneghini hanno aderito a una sorta di sciopero spontaneo, sfociato poi in un presidio davanti a Palazzo Marino, causando pesanti disservizi a Linate e nei pressi della Stazione Centrale.
Il Codacons chiede maggiori lumi sulla liceità dello sciopero stesso, ma anche l'intervento della Commissione di garanzia per gli scioperi: "Non è accettabile che uno sciopero sia fatto senza preavvisare gli utenti".
In rete i tweet e i gruppi su facebook fioccano come la neve che dovrebbe (forse) caratterizzare questa nuova ondata di maltempo.
Il motivo della contestazione è Uber, il servizio di autonoleggio di cui ci si può avvalere mediante un'applicazione per smartphone: attivo a Milano dall'anno scorso, è balzato agli onori delle cronaca in quanto molto trendy soprattutto in occasione delle fashion week.
Uber d'altra parte è un'azienda che ha attirato anche l'interesse di Google, forse in vista di un futuro in cui verrà utilizzata nelle auto senza conducente.
Il prezzo competitivo e il tam tam dell'utenza, che preferisce spendere qualcosa in più rispetto a un normale viaggio in taxi pur di sentirsi trattato come un vip, hanno fatto il resto.
Il Comune di Milano aveva già pubblicato, nel mese di luglio, una nuova determina nel merito delle modalità e dei limiti operativi per i servizi di autonoleggio, ma i tassisti chiedono che l'attuale normativa sia sottoposta a un'ulteriore revisione.
Dopo quello selvaggio di ieri, i tassisti confermano lo sciopero - questa volta autorizzato - del 20 febbraio. Secondo voi le ragioni della protesta sono legittime?
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