Setaccia il web e i social network, distinguendo le notizie vere da quelle inventate.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-03-2014]
Come si distingue una "bufala", magari ben confezionata, da una notizia vera?
Un po' di esperienza nel frequentare la Rete, l'attenzione a determinati indizi (le bufale sono spesso generiche e povere, se non prive, di dettagli) e un po' di buon senso spesso sono sufficienti, ma a chiunque può capitare di cascare in un tranello ben congegnato o di credere in una notizia falsa ma che si vede rimbalzare continuamente sui social network.
Per facilitare il lavoro di riconoscimento è nato il progetto Pheme, finanziato dall'Unione Europea.
L'obiettivo è creare una applicazione web che fornisca agli utenti una valutazione in percentuale circa l'attendibilità di una storia: più alta la percentuale, più probabilmente essa sarà vera.
Il sistema classificherà le notizie in quattro categorie - speculazioni, controversie, cattiva informazione e disinformazione - basandosi non solo sul contenuto ma anche sulle fonti (assegnando per esempio bassa o nessuna credibilità a un nuovo account Twitter che annuncia una notizia sensazionale senza ulteriori conferme).
|
Non si tratta semplicemente di soddisfare la curiosità degli internauti: governi e agenzie potrebbero adoperare Pheme per aiutare la popolazione, nei casi di emergenza, a distinguere tra le informazioni corrette e quelle false, evitando così il panico.
Secondo Kalina Bontcheva, ricercatrice dell'Università di Sheffield, ci vorranno 18 mesi per sviluppare gli algoritmi che permettano di avere un prototipo funzionante; poi occorreranno altri 18 mesi di sperimentazione.
«Siamo già in grado di gestire molte delle sfide che ci si presentano, come il grande volume di informazioni sui social network, la velocità con cui appare e le diverse forme (dai tweet ai video, alle foto e ai post dei blog)» spiega la dottoressa Bontcheva. «Ma al momento non è possibile eseguire automaticamente e in tempo reale un'analisi che determini se un'informazione sia vera o falsa, ed è proprio questo che vogliamo ottenere».
I test saranno condotti su piattaforme adoperate correntemente: il sito SwissInfo fungerà da banco di prova per quanto riguarda il giornalismo digitale, mentre per quanto riguarda le notizie sulla salute verranno utilizzate le discussioni online dell'Istituto di Psichiatria del King's College di Londra.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Zievatron