Secondo il collettivo, si è trattato di un piano fraudolento architettato dal CEO.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-03-2014]
Mt.Gox, la piattaforma online per lo scambio di Bitcoin che ha recentemente chiesto il fallimento, ha denunciato un presunto furto, commesso da alcuni hacker, di ben 345 milioni di dollari in Bitcoin.
Il collettivo Anonymous ha però replicato fornendo una propria versione dei fatti e accusando l'amministratore delegato di Mt.Gox, Mark Karpelès, di truffa.
Tutto ha inizio dal file da 716 Mbyte pubblicato dagli hacker che hanno violato Mt.Gox sul sito personale di Karpelès (ora offline).
Come riporta la rivista economica Forbes, nel file c'erano l'indirizzo di casa di Karpelès, il suo CV, e soprattutto un foglio di calcolo Excel che sembrava documentare più di un milione di compravendite.
Secondo Anonymous le transazioni registrate nel file per 915.116 Bitcoin, se confrontate con la perdita dichiarata di 850.000 Bitcoin a seguito dell'attacco, dimostrerebbero che il CEO di Mt.Gox sta mentendo e che in realtà egli stesso avrebbe intascato il denaro.
Forbes è invece più possibilista: le transazioni sospetto potrebbero essere semplicemente il segno di una contabilità poco precisa, causa peraltro del tempo trascorso prima che ci si rendesse conto del furto.
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