Stavolta però la pirateria non c'entra.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-05-2014]
La storia recente di Demonoid è costellata di chiusure, sparizioni e ritorni sospetti, con siti che spesso hanno soltanto cercato di sfruttare la popolarità del nome.
Poi, lo scorso marzo, il vero Demonoid è tornato: con il vecchio database ripristinato e i vecchi account utente nuovamente funzionanti; sembrava destinato a tornare ai fasti del passato.
Invece, di lì a poco sono iniziati i problemi, causati da pubblicità di terze parti: queste cercavano di installare malware sui computer degli utenti. L'articolo continua qui sotto.
Il motore di ricerca spiega che il controllo di 59 pagine negli scorsi 90 giorni ha rivelato 7 pagine che «scaricano e installano software pericolosi senza il consenso dell'utente».
Non è Demonoid stesso a ospitare i malware, ma esso proviene da un altro dominio: adv-inv-net.com; si tratta con tutta evidenza di un dominio utilizzato dai banner pubblicitari e che è noto per creare problemi di malware.
Demonoid è così finito nella blacklist di Google, e non solo: anche chi cerca di raggiungere il sito direttamente, per esempio tramite Firefox, viene accolto da una schermata che blocca la navigazione spiegando i pericoli cui si può andare incontro se si continua.
Dal canto loro, gli amministratori del sito hanno affermato che stanno facendo tutto il possibile per eliminare il problema: come prima mossa, elimineranno tutte le pubblicità.
«Uno dei banner ha iniziato a servire malware, così abbiamo disabilitato tutte le pubblicità finché non saremo sicuri al 100% del colpevole e lo avremo rimosso. Stiamo anche facendo tutti i passi necessari per uscire da tutte le blacklist».
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