Per colpa sua ci sarebbero stati 700.000 download illegali del film.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-08-2014]
Quasi tre anni di prigione, per la precisione 33 mesi: a tanto è stato condannato un cittadino britannico, reo di aver piratato un film.
L'uomo in questione si chiama Philip Danks e ha avuto a che fare con le forze dell'ordine sin dal 2013: nel maggio di quell'anno, infatti, venne arrestato e interrogato alla presenza di due rappresentanti della Federation Against Copyright Theft.
L'accusa era di aver registrato al cinema Fast and Furious 6, per poi condividere la pellicola in Internet.
In quell'occasione, Danks venne però rilasciato, soltanto per essere arrestato di nuovo a settembre insieme alla sorella ell'ex fidanzato di lei; quella volta fu accusato di aver registrato illegalmente al cinema il film Epic - Il mondo segreto.
Dopo di allora le notizie su Danks scarseggiano, fino a oggi: l'uomo è stato condannato a 33 mesi di prigione per aver registrato con una videocamera, condiviso in Internet e anche venduto copie fisiche del film Fast and Furious 6.
La vicenda di Danks non è quindi quella del tipico "pirata casalingo", che scarica l'ultimo film del momento; l'uomo si sarebbe invece recato al cinema per registrare illegalmente la pellicola e poi non solo l'avrebbe condivisa in Rete, ma ne avrebbe anche fatte delle copie che poi ha venduto.
Secondo l'accusa, l'attività di condivisione avrebbe causato a Universal Pictures e all'industria cinematografica in generale danni per 2,3 milioni di sterline (circa 2,8 milioni di euro): la sua copia sarebbe stata infatti scaricata oltre 700.000 volte.
Sim o Wi-Fi? | |||||||||||
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Occorre dire che Danks, dopo il primo arresto nel 2013, non aveva cessato di operare illegalmente e non aveva nemmeno fatto molto per nascondersi: il suo indirizzo email era identico al nickname adoperato per condividere i film sui tracker BitTorrent, e ciò ha facilitato di molto il lavoro della polizia e della FACT.
Pare invece che la sorella sia stata scagionata, mentre l'ex fidanzato di quest'ultima, che aiutata Danks nella fase di upload, è stato condannato a 12 mesi di servizio alla comunità con 120 ore di lavoro (non retribuito).
Kieron Sharp, direttore generale della FACT, ha dichiarato: «Danks si è reso responsabile di registrazione, upload e distribuzione del film ed era evidentemente tranquillo, allora, per quanto riguarda le conseguenze delle sue azioni; forse credeva che Internet gli garantisse l'anonimato».
Da notare che nel Regno Unito la sola registrazione di un film non è generalmente considerata un reato; la distribuzione e la sua vendita per profitto, invece, vengono prese molto seriamente.
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Maary79