Brevettata tecnologia per non far morire i torrent senza seed

Così anche i file più vecchi saranno sempre disponibili.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-09-2014]

brevetto seed torrent

Il protocollo BitTorrent è un sistema veloce ed efficiente per condividere i file in Rete.

Tuttavia, ha un punto debole: è ottimo per i file recenti, che hanno un gran numero di seeder (gli utenti che hanno scaricato il file e ora lo inviano agli altri) ma, se i seeder calano di numero fino a scomparire, il file stesso non è più disponibile.

Un aiuto per tenere in vita i torrent viene in maniera quasi inaspettata da AT&T: il provider ha registrato un brevetto che illustra due sistemi atti allo scopo.

Il primo sistema prevede che, alla richiesta di un file che non ha più seeder, il client possa contattare un altro tracker, nella speranza di trovare un nuovo peer che abbia il file completo.

Perché ciò avvenga, AT&T propone che si aggiungano della «informazioni di collaborazione», le quali saranno ottenute e condivise da ogni peer che si unisca a uno sciame.

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Tali informazioni non serviranno solo a condurre i client verso altri tracker (una pratica non esattamente nuovissima: molti torrent oggigiorno indicano diversi tracker) ma anche verso i cosiddetti «peer dormient».

Si tratta di utenti che hanno già scaricato il file ma non agiscono più da seeder. La tecnologia di AT&T prevede che, in mancanza di tracker disponibili, il clienti invii una richiesta a questi peer dormienti affinché rimettano a disposizione il file: le «informazioni di condivisione», infatti, indicano che lo possiedono, anche se al momento non lo stanno condividendo.

La prima richiesta del brevetto risale al 2005, ma soltanto di recente il provider è riuscito a farselo riconoscere. Non è possibile sapere, tuttavia, se e quando la tecnologia in esso discretta troverà un'applicazione pratica.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Mi ricorda la gestione della coda dei file condivisi di eMule: meno fonti ha un file, maggiore sarà la sua priorità. Leggendolo al contrario, di fatto è come se non condividessimo più i file con molte fonti, ed è una soluzione sensata secondo me. Ciao
25-9-2014 15:51

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