Ogni semaforo progetta una soluzione per ottimizzare il flusso locale del traffico, poi lo comunica ai suoi vicini.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-11-2014]
Sin dalla sua introduzione, il semaforo non è poi cambiato di molto: ha guadagnato qualche sensore, ha visto le lampadine venire sostituite con i LED, ma il principio è sempre rimasto lo stesso.
Ora, però, anche per i semafori è tempo di aggiornarsi, di diventare "intelligenti" e di contribuire non soltanto a regolare il traffico, ma a snellirlo.
In alcuni Stati i semafori già beneficiano dell'intervento della tecnologia: è il caso per esempio dello Utah, dove a partire dal 2002 è stata posata una rete in fibre ottiche che collega ormai l'80% i semafori e le telecamere a circuito chiuso.
Grazie a questa rete, i segnali possono essere controllati in remoto e adeguati in tempo reale alle condizioni del traffico: gli addetti, dalla sala controllo, possono intervenire subito per rispondere alle mutate esigenze.
Tutto ciò si è provato efficace nel gestire e smaltire le code, arrivando a impedirne la formazione; però richiede comunque l'intervento umano.
È qui che si inserisce il lavoro del dottor Stephen Smith, della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, esperto di intelligenza artificiale.
Scopo del dottor Smith è la creazione di un sistema che, basandosi su sensori radar e telecamere per rilevare il traffico e adoperando algoritmi appositamente sviluppati, regoli i semafori automaticamente e in tempo reale, in risposta alle condizioni rilevate.
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«Ogni incrocio» - spiega il dottor Smith - «progetta una soluzione per ottimizzare il flusso locale del traffico. Poi lo comunica ai suoi vicini».
I primi dispositivi sviluppati in base a questa teoria sono stati installati già nel 2012 e hanno portato a una riduzione del 25% del tempo di percorrenza della zona coperta dai segnali intelligenti; inoltre le emissioni sono scese del 20% e il tempo passato dalle auto ferme al semaforo è calato del 40%.
Il sistema ha inoltre il pregio di poter essere accresciuto con il passare del tempo: non serve quindi un investimento particolarmente cospicuo per beneficiarne, ma si può iniziare a installarlo un incrocio alla volta.
L'idea si è dimostrata tanto efficiente che entro la fine dell'anno Pittsburgh avrà 49 semafori intelligenti.
Il futuro, però, è ancora più ambizioso. Un giorno, quando i vari progetti che prevedono la comunicazione tra i veicoli diventeranno realtà, i semafori non dovranno più adeguarsi al traffico per cercare di contenerlo, né prevedere dove si formeranno gli ingorghi.
Invece, saranno le auto che si guidano da sole a comunicare il proprio tragitto, e la segnaletica farà in modo che il traffico sia scorrevole in ogni punto del percorso. Per arrivare a tanto, però, occorrerà ancora qualche anno.
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