In 35 anni aumenteremo di 2,5 miliardi di unità: basterà un solo pianeta per nutrire tutti?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2014]
Era da un po' che, tra tutti gli allarmi che periodicamente vengono rilanciati a titoli cubitali, quello della sovrap-
popolazione non si faceva sentire.
A nutrire l'angoscia collettiva ha pensato il professor Massimo Livi Bacci, esperto di demografia, durante una lezione all'Accademia dei Lincei.
Sottolineando come quello della sovrappopolazione paia un problema dimenticato, Livi Bacci ha affermato che, stando alle proiezioni, nel 2050 la Terra ospiterà 2,5 miliardi di persone in più, per un totale di 9,5 miliardi di abitanti.
Secondo il professore l'aumento della popolazione non avverrà nei Paesi ricchi, dove la crescita è già praticamente zero, ma in quelli «meno poveri» (in cui l'incremento è stimato pari al 30% della popolazione attuali), «nelle aree in via di sviluppo» e «nei Paesi poverissimi, in gran parte nell'Africa subsahariana», dove il professore prevede un raddoppio degli abitanti.
Di fronte a un quadro del genere verrebbe da dire che, se in quelli che oggi sono i Paesi ricchi l'aumento del benessere ha provocato un calo drastico della natalità, lo stesso paradigma si potrebbe applicare ai Paesi oggi poveri aiutandoli nello sviluppo.
Il professor Livi Bacci preferisce invece indicare i quattro fattori che «metteranno a rischio la stabilità dello sviluppo».
Essi sono: l'eccessiva natalità nei Paesi poveri unita alla minima natalità nei Paesi ricchi, considerate entrambe problemi da risolvere; la difficoltà di produrre cibo a sufficienza per tutti; le conseguenze della crescita demografica sull'ambiente (i rischi riguardano la deforestazione e l'inquinamento); la mancanza di una regolamentazione internazionale delle migrazioni.
Secondo Livi Bacci «la questione demografica è stata al centro del dibattito internazionale nel secondo dopoguerra. Nei Paesi poveri il tasso di crescita annuo ha superato il 2% nella seconda parte del secolo scorso ponendo a rischio la scolarizzazione dei bambini, il lavoro dei giovani, i livelli di alimentazione e la produzione di cibo, gli equilibri ambientali».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Zievatron