Microsoft logga gli IP dei pirati di Windows 7

Lo permette la licenza che tutti gli utenti devono accettare.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-05-2015]

windows pirate

Anche se non ci sono dati ufficiali, nella sua quasi trentennale storia Windows deve essere stato piratato ormai milioni di volte.

Tuttavia è risaputo che Microsoft non ha mai usato la mano pesante verso i pirati, quantomeno verso quelli "domestici": pur perseguendo la pirateria in ambito aziendale, ha sempre lasciato fare coloro che usavano copie pirata a casa propria.

Quando però i pirati si mettono a fare le cose in grande stile, l'azienda di Redmond non può continuare a ignorare il fenomeno: infatti Microsoft ha da poco iniziato una causa contro la persona o le persone che utilizzano un determinato indirizzo IP di Verizon, depositando la documentazione necessaria presso un tribunale di Seattle.

«Gli strumenti d'indagine informatica di Microsoft hanno identificato centinaia di attivazioni di chiavi di prodotto che avevano origine dall'indirizzo IP 74.111.202.30, che attualmente è assegnato a Verizon Online LLC» si legge. «Queste attivazioni presentano caratteristiche che, in base alle nostre informazioni e convinzioni, dimostrano che gli accusati stanno usando quell'indirizzo IP per attivare software pirata».

Lo scenario descritto fa pensare non a un comune utente ma a qualcosa di assimilabile a una attività di rivendita di computer, gestita da qualcuno che installa software non regolare ai clienti.

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Al di là del caso in sé, tutto ciò dimostra una cosa: Microsoft registra ("logga") gli indirizzi IP di tutti quanti attivano Windows 7; in tal modo, se nota un'anomalia nel numero o nelle modalità di attivazione (per esempio se una stessa chiave viene usata più volte di quante ne consenta la licenza), può andare a caccia di pirati.

Può farlo? Certo che sì: la licenza che si accetta - generalmente senza nemmeno leggerla - quando si installa Windows permette questo e altro; tra le informazioni che vengono inviate a Microsoft a ogni installazione c'è anche l'indirizzo IP.

È Microsoft stessa, in un passaggio del documento depositato in tribunale, a riconoscere la collaborazione degli utenti di Windows, siano essi pirati o meno: «Parte dei metodi d'indagine informatica seguiti da Microsoft consiste nell'analisi dei dati relativi all'attivazione delle chiavi di prodotto forniti volontariamente dagli utenti quando essi attivano il software Microsoft, compreso l'indirizzo IP da cui una data chiave di prodotto è attivata».

In questa frase, la parola chiave è «volontariamente»: in pratica, si dice che sono i pirati stessi a denunciare la propria attività. Se non vengono puniti è solo perché Microsoft, nella sua magnanimità, non si muove per i pesci piccoli, ma tutti sono sotto osservazione.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 9)

Quando un'azienda vuole la botte piena (OS venduto come prodotto) e la moglie ubriaca (OS legalmente non venduto ma licenziato, inteso come un servizio) gli utenti stanno male. Per nostra fortuna le alternative ci sono e sarebbe bene diffonderle non aiutare chi pratica certe scelte commerciali comprando ferro senza chiedere indietro il... Leggi tutto
12-5-2015 10:17

{Rosaria Calopresti}
Mah... 2 mesi fa ho avuto un problema con l'HD del mio portatile (Asus con tutte le licenze). Da quando ho fatto sostituire l'HD la "signora Microsoft" mi avvisa in continuazione che sul mio pc "non è in esecuzione una copia autentica di Windows". Come dire: "oltre al danno, la beffa"...
8-5-2015 14:01

{Mavo Pisellonio}
Non mi pare che la registrazione di un indirizzo ip debba fare tanto scandalo: ogni server web logga l'indirizzo ip di ogni utente ad ogni pagina/immagine/documento/ecc che viene visitato, e questi indirizzi ip possono essere usati per qualunque cosa, dalla stesura di statistiche a controlli di sicurezza. Il fatto che microsoft... Leggi tutto
8-5-2015 12:25

{fff}
Se ci sono clausole contrarie alla legge locale, nella EULA di windows, voi potete pure firmare col sangue ma semplicemente non valgono. Perché la legge viene prima della EULA come fonte di diritto, ANCHE se avete firmato.
8-5-2015 11:01

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