Il cyberlocker non si arrende alle ordinanze.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-05-2015]
Ai primi di maggio, all'improvviso, il popolare cyberlocker Netload è scomparso dal web.
Netload è da tempo nel mirino della MPAA e già nel 2011 il suo gestore, di fronte alla prospettiva di finire in prigione, aveva finito col capitolare e consegnare i nomi e gli indirizzi di chi aveva caricato materiale protetto da copyright.
L'ultima chiusura è avvenuta su ordine della Corte di Amburgo dopo la denuncia da parte dei detentori dei diritti su un album musicale non meglio identificato.
L'indirizzo al quale Netload era raggiungibile - netload.in - non è dunque più operativo, ma c'è voluto davvero poco perché il sito tornasse a nuova vita.
All'indirizzo Netload.me una copia identica all'originale, e presumibilmente gestita dal medesimo staff, è già online: i vecchi login funzionano e nulla pare essere cambiato. Anche l'upload, inizialmente non funzionante, adesso è operativo.
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Dato che il nome dell'album che ha causato tutto ciò non è stato reso noto, non si può sapere se esso sia disponibile sul nuovo Netload.
Tuttavia, considerata la minaccia degli avvocati - «Se vedremo un altro link funzionante all'album, Netload rischia una multa sino a 250.000 euro per ogni violazione» - è probabile che sia stato rimosso.
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