Le raccomandazioni europee della piratessa Reda

Il Parlamento Europeo accoglie la proposta che rende più leggero il copyright e pone fine a certe assurdità.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-07-2015]

rapporto reda

Lo scorso 9 luglio il Parlamento Europeo ha approvato, a larga maggioranza, un documento sulla tutela del copyright in Rete e offline elaborato da Julia Reda, eurodeputato tedesco del Partito Pirata.

Ora, sebbene il documento stesso non sia vincolante, la Commissione Europea pare intenzionata a trasformarlo in direttive per i Paesi dell'Unione.

All'interno del testo di Julia Reda vi sono alcune importanti raccomandazioni che meritano di essere citate.

Si chiede per esempio che le opere create da dipendenti di amministrazioni pubbliche e tribunali all'interno del loro lavoro siano sempre di dominio pubblico.

Si domanda poi che siano sempre gli artisti a rilasciare i diritti per le proprie opere nel modo che preferiscono, anche con il cosiddetto "copyleft" o adottando il pubblico dominio.

Si invitano i Paesi europei - e non solo - ad armonizzare le legislazioni nazionali in tema di durata nel tempo del copyright e si chiede che il diritto alle citazioni delle opere valga nello stesso modo per tute le forme di espressione culturale, a prescindere dai mezzi tecnologici.

Si rivendica quindi la cosiddetta "libertà di link", ossia che la possibilità di rimandare attraverso link a un'opera non sia soggetta a limitazioni.

Si propone che il "data mining", cioè la possibilità di estrarre dati con modalità automatiche, non sia soggetto ad ulteriori limitazioni rispetto a quelle previste per il copyright.

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Si vuole che anche il diritto di chiedere un compenso o un'autorizzazione per i cosiddetti "aggregatori", come quello la Spagna vuole imporre a Google con un'apposita legge, sia regolamentato a livello europeo.

La Reda è poi riuscita a far approvare al Parlamento una raccomandazione importante: quella secondo la quale non devono servire autorizzazioni per riprodurre monumenti ed edifici siti nello spazio pubblico. È il cosiddetto "diritto di panorama" che, se non viene garantito, porta al noto paradosso per cui non si può pubblicare una foto notturna della Tour Eiffel perché l'impianto di illuminazione è protetto dal copyright.

La Commissione giuridica del Parlamento Europeo avrebbe voluto che fosse sempre possibile, come accade in molti Paesi dell'Unione, Italia compresa, pretendere un'autorizzazione per queste foto.

Il rapporto Reda chiede invece la libertà di citare opere tutelate dal copyright per farne caricature o parodie; ciò deve ovviamente sempre avvenire rispettando i diritti morali dell'autore qualora egli non voglia essere associato a dette parodie, come nel caso in cui esse inneggino alla discriminazione.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

{W3C_Freedom}
Al di la delle mie future considerazioni, vi chiedo per cortesia di leggere con attenzione, cosa si intende realmente per CopyLeft link[/url] [URL=http://forum.zeusnews.com/link/198117]link[/URL] Per pubblico dominio invece si intende [url=http://forum.zeusnews.com/link/197999]link[/url] Non è la prima volta che il Partito Pirata non... Leggi tutto
27-7-2015 01:25

Quoto! Leggi tutto
18-7-2015 14:45

{Flavio}
Ma cosa e' un artista? Un cantautore e' un artista? Un programmatore e' un artista? E un ingegnere? Se tutti costoro producono opere di ingegno, perche' le ultime due professioni non hanno diritto a percipire royalty (qualora lo volessero) sulle loro opere fino a 70 anni dopo la morte, come nel caso della musica?
16-7-2015 19:09

La votazione finale del Parlamento Europeo ha abolito l'emendamento negativo che era stato approvato dalla Commissione Giuridica anche se essendo un testo non vincolante il divieto è possibile che permanga nei Paesi in cui esiste. Leggi tutto
15-7-2015 14:45

Mi sembra un discorso avveniristico, in quest'Europa di lobbisti ladri matricolati
15-7-2015 14:12

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