Mini era glaciale nel 2030? Macché.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-08-2015]
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Antibufala: rischio di ''mini era glaciale'' nel 2030 per colpa del Sole!
In sintesi, lo studio è un modello matematico predittivo dei cicli solari futuri, basato su un numero molto limitato di cicli di attività solare passata: soltanto tre, dal 1976 al 2008.
Il modello propone che ci siano due "effetti dinamo" nel Sole: uno profondo e uno superficiale. Entrambi avrebbero una frequenza di circa undici anni e sarebbero sfalsate nel tempo, per cui a volte si rinforzano a vicenda e altre volte si annullano.
Questo spiegherebbe le variazioni di attività solare meglio dei precedenti, ma è pur sempre un modello la cui precisione predittiva è ancora da verificare.
Il modello matematico fa infatti una previsione che ha attirato l'attenzione dei media: un calo del 60% dell'attività solare intorno al 2030. Va detto che questo calo non implica che il Sole scalderà il 60% in meno.
L'espressione attività solare indica vari fenomeni solari, come il vento solare, le eruzioni e le macchie, ma non si riferisce direttamente all'irraggiamento termico della nostra stella.
Va detto, però, che un calo del 60% di quest'attività, secondo lo studio, sarebbe simile a quello avvenuto dal 1645 al 1715 circa, anni nei quali ci fu la cosiddetta piccola era glaciale, caratterizzata da inverni particolarmente rigidi in Europa e Nord America.
Si ipotizza che ci sia un nesso fra il calo dell'attività solare e questa serie (peraltro irregolare) di inverni molto freddi, ed è anche questo che ha stuzzicato l'interesse mediatico, soprattutto in un periodo in cui si parla tanto di riscaldamento globale, con enormi interessi sociali ed economici in gioco.
Inoltre l'espressione era glaciale è ingannevole, perché fa pensare a un gelo continuo, ma in realtà le temperature estive rimasero sostanzialmente invariate. Anche il fatto, citatissimo, che il Tamigi gelò in quegli anni e poi non lo fece più fu in parte dovuto al drastico cambiamento del flusso fluviale, frenato fortemente dal vecchio London Bridge, che faceva da diga.
In altre parole, è sbagliato dire che "gli scienziati" prevedono una nuova piccola era glaciale: la previsione è fatta da quattro ricercatori e non rappresenta affatto l'opinione professionale della maggioranza degli esperti come invece suggerisce l'uso dell'espressione "gli scienziati".
Inoltre lo studio è un modello matematico ancora da verificare, basato su ipotesi a loro volta basate su ipotesi, e il nesso con gli inverni freddi è un po' fragile.
Per la scienza, prima di dire che sicuramente nel 2030 ci sarà una "mini era glaciale" ci vuole ben altro; ma per un giornalista in cerca di notizie ad effetto tutto questo basta e avanza.
Fonti aggiuntive: Royal Astronomical Society, Astronomy Now.
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