Controllo a distanza dei dipendenti, un compromesso poco soddisfacente

Il ministro del lavoro vieta i controlli a distanza diretti, ma permette quelli indiretti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-09-2015]

telecontrollo jobs act

È un compromesso all'italiana quello raggiunto in materia di controllo a distanza dal Consiglio dei Ministri varando il decreto attuativo del Jobs Act, il nuovo codice del lavoro che il Parlamento ha delegato il governo Renzi a scrivere.

«Se si vuole rispettare la privacy, su quel tablet devono esserci solo applicazioni finalizzate al lavoro per il quale è stato consegnato»: con queste pariole il ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti ha presentato alla stampa il decreto sul telecontrollo dei lavoratori. L'articolo continua qui sotto.

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Ciò significa che sui dispositivi usati dai dipendenti non ci deve essere alcun software di controllo, poiché ciò sarebbe una violazione delle leggi poste a tutela della privacy.

Tuttavia, se da un'applicazione di lavoro, installata su un Pc o su uno smartphone in uso al lavoratore per motivi professionali, è possibile desumere ordinariamente dati sul rendimento della prestazione lavorativa del singolo lavoratore, allora l'utilizzo di questi dati sarà legittimo ai fini retributivi e disciplinari, dunque per l'erogazione di premi ma anche di sanzioni.

Si apre così uno spazio per le rappresentanze sindacali che dovranno valutare fin dal principio limiti, finalità e rischi insiti nei software dei vari apparati e, se il caso, contestarli; a causa del decreto attuativo approvato dal Consiglio dei Ministri non sarà però semplice bloccare l'iniziativa dell'imprenditore che vorrà svilupparli e diffonderli, né è previsto un esplicito diritto preventivo all'informazione e alla contrattazione sindacale di questi sistemi.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 17)

{Davd}
"Ma siete tutti così preoccupati di far sapere dove siete?" Se è per questo basterebbero tutti i fatti personali che raccontiamo quasi gratis a facebook ;-). La questione è un'altra: nel rapporto di lavoro si è creato un enorme sbilanciamento del potere tra le parti, il datore (se la legge lo... Leggi tutto
9-9-2015 17:42

Ciao, la posizione è rilevabile sempre dall'operatore, altrimenti il tuo cellulare non funzionerebbe , a prescindere da GPS, aGPS , wifi etc. A questi dati hanno accesso l'operatore per il funzionamento del sistema, a chi rivende le informazioni in forma anonima (ad esempio provider --> a TomTom per la localizzazione del traffico,... Leggi tutto
9-9-2015 16:28

Spero che questo esempio non sia di quelli "intelligenti", perché avere lo stipendio decurtato (anche se di poco) per la disponibilità di lavorare fuori orario mi sembra una bestialità. :o Leggi tutto
9-9-2015 14:03

{Davd}
Psionman2, davvero quegli autisti se ne fregavano della privacy o semplicemente non sapessero di poter essere controllati così pervasivamente? Il problema è che la gente considera lo Smart Phone come un supertelefono e non sa cosa può fare. Per esempio non mi è ancora chiaro se la posizione sia rilevabile anche con gps e wi-fi spenti... Leggi tutto
9-9-2015 11:38

a Cesco67 esatto, poi esistono i compromessi alcuni intelligenti altri meno, ad esempio . l'azienda ti propone un telefono e ti scala tanto al mese dallo stipendio(poco), x minuti mese(tanti) , xy GB al mese (sempre tanti) in questo modo responsabilizza il proprio dipendente e così diminuiscono i guasti ed aumenta la disponibilità... Leggi tutto
9-9-2015 10:07

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