Il cybercrimine è ormai un business, con prezzi specifici per ogni dato personale, dalle carte di credito alle credenziali di accesso ai conti bancari.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-10-2015]
Si va da un minimo di 5 euro per i dati di una carta di credito rubata negli Stati Uniti agli oltre 1.000 euro per le credenziali di accesso a un conto bancario che può trasferire fondi nello stesso Paese: sono queste le cifre alle quali i dati personali vengono scambiati in Rete secondo l'ultimo rapporto di McAfee, intitolato L'economia sommersa dei dati.
Per la credenziale di accesso a servizi di video streaming si va da 0,55 dollari a 1 dollaro, mentre per lo streaming premium via cavo si arriva a 7,50 dollari. Poter fruire di fumetti premium con i dati degli altri costa 0,55 dollari, e lo sport professionale live 15 dollari. L'articolo continua qui sotto.
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«Come ogni economia regolamentata ed efficiente, l'ecosistema del cybercrime si è rapidamente evoluto per offrire molti strumenti e servizi per chiunque aspiri a un comportamento criminale» spiega Raj Samani, CTO di Intel Security Emea.
«La certezza è che il cybercrime esiste ed è in grado di proporsi come un business, ed è arrivato il momento di passare all’offensiva e non stare sulla difensiva» gli fa eco Ferdinando Torazzi, direttore regionale di Intel Security per Italia e Grecia.
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