Tutto ciò che non bisogna fare per mettersi al riparo da truffe e furti telematici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2015]
La diffusione dell'online banking ha senz'altro semplificato l'esecuzione di molte operazioni ma ha anche aperto la porta a nuovi pericoli.
Per comunicare in sicurezza con la propria banca è necessario mantenere alta la guardia contemporaneamente su due fronti: da un lato, bisogna sincerarsi che i dispositivi utilizzati - computer, smartphone, tablet - siano sicuri, per esempio installando gli ultimi aggiornamenti di sicurezza e verificando l'assenza di virus e malware.
Dall'altro lato bisogna porre sempre attenzione ai tentativi di truffa tipici proprio dei mezzi utilizzati: si tratta di pratiche identificate da termini diventati ormai d'uso comune come scamming e phishing, trappole tese da chi sa approfittare dell'ingenuità o della disattenzione degli utenti, ma anche pericoli generati dalla noncuranza con cui spesso si adoperano gli strumenti informatici.
In particolare ci sono alcuni errori che è necessario star bene attenti a non commettere se si vuole evitare di restare vittime di truffe, raggiri o veri e proprio furti telematici. Purtroppo, si tratta anche degli errori commessi più di frequente.
La posta elettronica è forse il primo e più diffuso sistema adoperato dai truffatori per rubare i dati bancari alle loro vittime.
Inviano un'email dall'aspetto ufficiale e invitano il destinatario a cliccare sul link in essa contenuto, che all'apparenza porta proprio al sito della banca: in realtà si tratta sempre di un sito-trappola costruito per ingannare i visitatori e carpire i loro dati.
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Anche se spesso inviano informazioni e comunicazioni tramite email, le banche non includono mai nei loro messaggi link sui quali l'utente dovrebbe cliccare per accedere ai servizi di home banking: invece, chiedono sempre di recarsi sul sito ufficiale, fare login e da lì procedere, senza fornire alcun collegamento diretto.
Visitare l'home page e da lì fare login è sempre la procedura più sicura da seguire, e le stesse raccomandazioni valgono se il link è stato ricevuto, anziché via email, tramite SMS o in qualsiasi altro modo.
Usare i servizi di online banking dal telefonino o dal tablet è certamente pratico, ma le attenzioni da avere in questi casi sono anche maggiori rispetto a quelle da avere quando si adopera il computer di casa, che corre meno rischi di finire in mani sbagliate.
È importante non salvare mai il nome utente o la password che consentono di accedere ai servizi della banca: se il dispositivo venisse rubato (o perso e ritrovato da qualcuno con pochi scrupoli), il ladro avrebbe tra le mani la possibilità di accedere a tutti i risparmi della sua vittima.
È pur vero che molte banche usano sistemi aggiuntivi per identificare l'utente dei servizi di home banking rispetto ai semplici username e password (per esempio imponendo di inserire un codice generato da un token), ma in generale salvare sui dispositivi usati anche soltanto una parte delle credenziali di accesso significa soltanto facilitare il lavoro dei malintenzionati.
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Dati sensibili e telefonate sospette
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