I negozi Amazon Books saranno un'estensione fisica del sito per chi ama passeggiare tra gli scaffali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2016]
Quando, lo scorso novembre, Amazon ha aperto una libreria all'interno del centro commerciali University Village di Seattle, a molti è sembrato che si trattasse soltanto di una stravaganza.
Amazon è infatti generalmente percepita come il "gigante del digitale", colei che seppellirà i libri di carta con la forza dei suoi e-book e Kindle.
Invece, nei giorni scorsi sono emersi degli indizi stando ai quali per il colosso fondato da Jeff Bezos l'apertura del primo negozio sarebbe stata soltanto primo passo: Amazon avrebbe infatti intenzione di aprire altri 400 Amazon Books in tutti gli Stati Uniti, creando così una catena di librerie.
La notizia s'è diffusa a seguito di un'intervista concessa da Sandeep Mathrani, CEO di General Growth Properties, azienda che gestisce beni immobiliari. Per la precisione, Mathrani ha detto, parlando di Amazon: «Il loro obiettivo è quello di aprire, a quanto ho capito, da 300 a 400 librerie».
Di ufficiale in realtà quindi non c'è nulla, eppure la mossa non sarebbe così insensata come potrebbe apparire a prima vista.
Infatti, non solo le vendite di libri cartacei ultimamente hanno smesso di scendere, stabilizzandosi, ma come ha detto Jeff Bezos in occasione dell'apertura del negozio di Seattle, l'idea di fondo è che Amazon Books sia «un'estensione fisica di Amazon.com».
A molti clienti - spiegava Amazon già a novembre - piace poter entrare in un negozio e girare tra gli scaffali, magari anche solo per farsi un'idea su che cosa comprare per poi procedere all'acquisto online una volta tornati a casa.
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Non è un caso se ogni volume presente nell'Amazon Books è accompagnato da una targhetta che riassume le recensioni lasciate dagli utenti di Amazon, cui si può accedere per visualizzarle in maniera completa usando l'app.
Per spiegare le intenzioni di Amazon ci sarebbe però anche un'altra possibilità, ventilata da alcuni analisti: i negozi Amazon Books potrebbero fare parte di una strategia volta a creare dei "punti di distribuzione" sul territorio, presso i quali ritirare non soltanto libri ma anche altri prodotti ordinati dal web.
In questo modo Amazon fornirebbe un servizio per quegli utenti che magari non sono a casa durante il giorno e hanno difficoltà nell'organizzarsi per la ricezione delle consegne.
In ogni caso, il punto di partenza sarebbero i libri, proprio come lo erano all'inizio dell'avventura del sito di Amazon.
Tutto ciò è possibile, ma le conferme latitano. Anzi, il povero Mathrani, probabilmente preoccupato della reazione scatenata dalle sue parole, riprese in tutto il mondo, è stato svelto a ritrattare.
Ha fatto sapere che la frase «non è stata pronunciata allo scopo di rappresentare i piani di Amazon»: in altre parole, il CEO di General Growth Properties tiene a precisare che se anche se l'è lasciata sfuggire, si trattava di una sua ipotesi basata su sue personali intuizioni, e che non ha alcuna relazione con i veri piani di Amazon, che restano avvolti nel mistero.
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