Con l'uscita di scena di Marco Patuano dal vertice di Telecom Italia, la presa di Bollorè si fa sempre più forte.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-03-2016]
Alla fine Marco Patuano ce l'aveva fatta a coronare il suo sogno: trasformare Telecom Italia in una grande Tim, proprio lui che aveva iniziato la sua carriera lavorativa con lo start up di Tim e che aveva sempre visto nell'organizzazione della telefonia mobile un modello di efficienza e innovazione per tutta Telecom.
Paradossalmente, dopo aver lanciato il nuovo brand unico Tim, Marco Patuano deve lasciare dopo 6 anni (un tempo molto lungo per Telecom Italia) la carica di amministratore delegato a causa della difficoltà oggettiva a convivere con il nuovo azionista di maggioranza: l'imprenditore francese Vincent Bollorè, un uomo abituato a comandare anche in modo rude nel suo Paese e ora anche in Italia.
Come è sempre successo per il vertice Telecom Italia, Patuano lascia l'azienda con una liquidazione molto elevata, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 7 milioni di euro. A questa liquidazione si dovrà aggiungere quella della responsabile della comunicazione e immagine Carlotta Ventura, l'ideatrice del cambio di marchio, che lascia Tim per l'Acea. Sono le liquidazioni dei due massimi responsabili della Rete a cui Telecom Ialia, in assoluta trasparenza, imputa i ritardi nell'assistenza tecnica che le sono costate, nei mesi scorsi, multe milionarie da parte dell'Agcom.
Se si considera che in Telecom Italia la fuoriuscita del numero uno comporta solitamente la fuoriuscita di molti manager, l'esborso delle liquidazioni milionarie potrebbe comportare non pochi problemi. Potrebbe partire anche Giorgio Peluffo, il direttore della Finanza di Telecom, figlio dell'ex ministra Cancellieri, a causa egli strascichi della vicenda Sai-Ligresti e uomo di fiducia di Patuano, che lo ha difeso pubblicamente tante volte.
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Bollorè, socio di Berlusconi, potrebbe nominare un uomo forte della galassia berlusconiana: Flavio Cattaneo, già amministratore delegato di Terna e oggi di Italo Treno, e direttore generale della Rai nel periodo 2003-2005, è molto conosciuto per essere il compagno di Sabrina Ferilli.
L'alternativa a Cattaneo potrebbe essere il suo successore alla guida della Rai e prima ancora amministratore delegato di Wind, Luigi Gubitosi: in questo modo Telecom potrebbe tentare di ingraziarsi il centrosinistra a cui Gubitosi è più legato.
Si apre comunuque una fase di turbolenza e incertezza per l'ex monopolista telefonico che non è forse la cosa migliore per i problemi interni ed esterni che ha al momento e nei prossimi anni.
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