Una superficie Force Touch manderà in pensione i tasti fisici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-04-2016]
Per quanto si possa rendere sottile un portatile, ci sono alcuni componenti che limitano la riduzione di spessore, e uno di questi è la tastiera.
Se si potessero eliminare completamente i tasti, i laptop potrebbero diventare molto più sottili, tanto che la linea che li divide dai tablet arriverebbe quasi a sparire.
Un recente brevetto registrato da Apple punta proprio alla sparizione della tastiera, sostituita da una «struttura di input configurabile e sensibile alla forza esercitata su di essa».
L'idea ha molto in comune con la tecnologia Force Touch (e la sua evoluzione 3D Touch), vista in azione sull'iPhone e sull'ultima generazione di MacBook: in pratica lo schermo o il trackpad sono in grado di misurare la pressione esercitata dal dito dell'utente sulla superficie, senza la necessità di parti mobili (come possono essere i tasti).
Applicando questo principio alla tastiera, si ottiene una superficie completamente piatta in cui i tasti non sono fisici, ma appaiono semplicemente "disegnati" sulla superficie stessa: il sistema è poi in grado di rilevare la pressione delle dita per permettere di digitare.
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Non solo: una soluzione di questo tipo permette di variare il layout della tastiera a seconda della necessità, poiché i tasti sono soltanto virtuali. Si può così per esempio far apparire un tastierino numerico per quando si lavora su un foglio di calcolo e utilizzare una configurazione più adatta ai videogame per i momenti di svago.
La diffusione degli smartphone touchscreen ci ha però insegnato che avere una forma di feedback tattile è utile.
Così il brevetto di Apple prevede anche la possibilità che la superficie integri un dispositivo in grado di fornire il feedback, come un piccolo motore per generare la vibrazione (come capita su molti smartphone).
Inoltre, delle «micro-perforazioni» sulla superficie aiutano l'utente a posizionare correttamente le dita, riproducendo le linee di una tastiera reale.
Ovviamente non è possibile prevedere se e quando la tecnologia coperta da questo brevetto vedrà la luce.
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