Lo spazzolino da denti online con rilevamento di posizione

L'Internet delle Cose Inutili.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-09-2016]

Sì. Quello mostrato nella pubblicità qui sotto è uno spazzolino da denti con "rilevamento di posizione nella mascella".

Associato via Bluetooth ad un telefonino con relativa app, "rileva... in tempo reale la durata e la pressione necessarie per la spazzolatura".

spazzolino

Perché parlare con il proprio dentista e farsi spiegare come si usa uno spazzolino, manuale o elettrico che sia, non si può. E meno male che è scontato da 299 franchi a 249 (in Italia è venduto a circa 200 euro).

Questa è l'Internet delle Cose. Delle cose che non hanno alcuna buona ragione di essere connesse a Internet, se non quella di seguire la moda di connettere tutto: bollitori, macchine del caffè, persino vibratori.

E trasformare tutto in gioco, secondo la dottrina della gamification, perché altrimenti la gente non è capace di pensare alla propria igiene e salute. C'è stato persino il concorso informatico Hack the Brush per chi sviluppava il miglior software. Per uno spazzolino da denti.

Non è una mia lamentela da vecchio luddista che non sa apprezzare le nuove tecnologie: di questo spazzolino ha parlato anche Stefano Zanero, professore associato del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria presso il Politecnico di Milano, in un convegno intitolato non a caso Internet of Broken Things.

Il problema, infatti, non è soltanto la frivolezza da primo mondo di avere uno spazzolino interconnesso e "intelligente" (anche se va detto che i clienti soddisfatti esistono): è il fatto che i dispositivi dell'Internet delle Cose sono progettati quasi sempre senza pensare alla sicurezza informatica e alla privacy.

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Collegare un dispositivo vulnerabile alla propria rete domestica o aziendale può creare vulnerabilità del tutto inattese, come è emerso per il bollitore iKettle che rivela la password del Wi-Fi, o come ben sanno quelli di Hacking Team. Una versione precedente dello spazzolino in questione aveva una vulnerabilità: trasmetteva i dati in chiaro. E questa come sarà?

Certo, sono solo dati di spazzolatura: sembrano poco interessanti a un ficcanaso o a un ladro. Ma anche il battito cardiaco rilevato dai braccialetti digitali di fitness sembrava un dato condivisibile senza problemi di privacy fino a che ci si è resi conto che era possibile dedurre cosa stava facendo la persona, per esempio quando si concedeva un momento di intimità con il proprio partner (o anche senza, considerato che questi braccialetti hanno un accelerometro che rileva i movimenti del braccio).


Fonti aggiuntive: TechCrunch.

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Paolo Attivissimo

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Commenti all'articolo (3)

Poi bisogna anche mettere lo smartphone, utilizzando l'apposito supporto, in posizione per permettere di inquadrare con la fotocamera la bocca e per permettergli di fornire le opportune indicazioni, veramente figo.... :roll: Soprattutto quando lo smartcoso da 700 € vola di sotto e si infila nel lavandino pieno d'acqua... cosa dite? Ah,... Leggi tutto
24-9-2016 19:06

Sto brevettando la sedia connessa allo smartphone e al frigo, nonché all'ikea. Registra quante volte mi siedo al giorno e il perché mi siedo, registra inoltre il mio peso prima e dopo ogni seduta, verificando quanto sedentario sono e quanto mangio (se vado oltre i limiti blocca l'accesso al frigo). L'ikea semplicemente mi invierà un... Leggi tutto
18-9-2016 00:00

In un futuro prossimo qualche estroso milionario usera' dei sistemi di accesso della casa che al posto dello scan dell'iride o dell'impronta digitale, usera' l'impronta dell'arcata dentaria, semplicemte mordendo una mela della "Internet delle Cose". A questo punto degli hacker, notoriamente russi, riusciranno ad entrare... Leggi tutto
16-9-2016 16:48

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