Non potranno più essere ricaricati né connettersi alla rete cellulare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-12-2016]
Samsung ha deciso di chiudere definitivamente l'infelice storia del Galaxy Note 7, il famigerato phablet che esplode.
Sebbene infatti la maggioranza degli utenti aderito al programma di richiamo, alcuni hanno preferito rischiare e tenersi i dispositivi, sperando di non incappare negli incidenti.
Dato che però le cause di tali incidenti paiono risiedere nella progettazione stessa dei Note 7, ecco che Samsung ha deciso di prendere misure drastiche per evitare il verificarsi di ulteriori danni a cose e persone (e le cause legali che invariabilmente seguono),
Le modalità varieranno da Paese a Paese. Quelle più drastiche verranno messe in campo negli Stati Uniti a partire dal prossimo 19 dicembre.
In quella data, infatti, grazie alla collaborazione con gli operatori telefonici verrà distribuito un aggiornamento che «impedirà ai Galaxy Note 7 di ricaricarsi e ne eliminerà la capacità di funzionare come dispositivi mobili».
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Per il Canada, invece, Samsung ha deciso una strategia leggermente diversa: non impedirà che i Note 7 vengano ricaricati, ma farà in modo - sempre grazie alla collaborazione degli operatori - che non possano connettersi alla rete cellulare, rendendoli di fatto inutili.
In Europa, le cose andranno in un modo ancora differente. Con un aggiornamento che dovrebbe venir rilasciato il 15 dicembre, Samsung limiterà la carica della batteria al 30%: anche in questo caso, insomma, l'obiettivo è rendere pressoché inutilizzabile il phablet.
Al momento, dei 3,06 milioni di Galaxy Note 7 venduti in tutto il mondo sono stati restituiti 2,7 milioni di esemplari. Samsung confida che queste ultime novità convincano gli utenti restii a consegnare il proprio dispositivo o, quantomeno, riescano a impedire nuovi danni.
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