Le rivelazioni di un ex dipendente: la pratica di stalkerare celebrità, politici ed ex fidanzati coinvolgerebbe migliaia di persone.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-12-2016]
Il problema è vecchio di secoli: chi sorveglia i sorveglianti?
In questo caso, i sorveglianti sono i dipendenti di Uber, che hanno accesso ai dati di viaggio degli utenti del servizio e, stando alle accuse di un ex dipendente, non sempre ne fanno un uso lecito.
L'ex dipendente in questione si chiama Ward Spangenberg e, fino allo scorso febbraio, era uno degli investigatori forensi di Uber. Poi è stato licenziato, e per questo motivo ha fatto causa alla sua ex azienda, asserendo che era stato lasciato a casa senza giusta causa, che l'avevano discriminato per l'età e l'avevano anche diffamato.
Durante le udienze per dirimere la questione, Spangenberg ha fatto delle rivelazioni non proprio tranquillizzanti: i dipendenti di Uber utilizzerebbero la loro possibilità di accedere ai dati dei vari viaggi per spiare gli spostamenti di celebrità, politici e anche ex fidanzati.
In sostanza - accusa Spangenberg - Uber non avrebbe alcun meccanismo di protezione della privacy dei propri utenti, né rispetterebbe le normative sulla protezione dei dati personali.
Secondo quanto riporta Reveal News, che afferma di aver parlato con altri ex dipendenti di Uber, ogni dipendente sarebbe in grado di seguire con facilità gli spostamenti degli utenti, un'attività che appassionerebbe migliaia di persone all'interno dell'azienda.
Uber, dal canto proprio nega tutto e in effetti da gennaio ha approvato nuove politiche interne per proteggere i dati personali degli utenti. Secondo gli ex dipendenti, però, tali regole non sono mai state applicate e, se è vero che un dipendente scoperto a spiare gli utenti verrebbe immediatamente licenziato, è anche vero che «se sapevi ciò che facevi, potevi evitare di farti beccare all'infinito».
«Abbiamo centinaia di esperti di sicurezza e privacy che lavorano costantemente per proteggere i dati degli utenti» ribatte Uber. «Tra le loro attività c'è l'applicazione di politiche rigide e l'implementazione di controlli tecnici per limitare l'accesso ai dati degli utenti ai dipendenti autorizzati e unicamente allo scopo di adempiere alle responsabilità del loro lavoro. Su tutte le potenziali violazioni si indaga rapidamente e con attenzione».
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