Brexit: lasciare i britannici a se stessi? Sicuramente gli attuali governanti!

Per una campagna di ingerenza.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-05-2017]

london

Si chiama ingerenza negli affari interni, quello che noi auspichiamo nei confronti della Gran Bretagna rispetto alle prossime elezioni in quel Paese. Perché non dovremmo farlo, visto che questa ingerenza, per esempio, è una delle caratteristiche degli interventi "occidentali" in luoghi tipo Afghanistan, Iraq, etc? Sono due contesti diversi, sicuramente, ma sono anche contesti che minano la nostra economia e la nostra sicurezza, con notevoli risvolti a livello internazionale.

L'ingerenza che auspichiamo è quella di una massiccia campagna, della UE e dei singoli Paesi membri, perché i britannici alle prossime elezioni vadano a votare il più possibile e lo facciano contro i partiti che hanno portato il loro Paese alla Brexit. La situazione di emergenza lo impone, così come accade per altre emergenze nel mondo, ognuna con le sue peculiarità, e il fatto che in GB non mettano alla gogna i non britannici, non significa che non li stiano civilmente ammazzando, così come stanno cercando di ammazzare tutti i rapporti economici che non siano solo a loro ed esclusivo vantaggio nazionale ed autarchico.

Siamo riconoscenti (e lo saremmo per sempre) alla Gran Bretagna che ci ha salvato con gli Usa e gli altri alleati dagli orrori di nazismo e fascismo nel secolo scorso, ma per l'appunto ci ha salvato e non ci ha fatto diventare suoi sudditi o, come accade ora, portatori d'acqua.

Questa valutazione ci nasce dalla presa d'atto delle enormi difficoltà che questo Paese, tramite il suo specifico ministro alla Brexit David Davis, sta ponendo per rispettare i risultati del referendum che li ha portati fuori dell'UE. è di oggi la notizia che Davis, non volendo pagare il costo dell'abbandono del mercato unico, quantizzato sembra in 100 miliardi di euro, ha preannunciato resistenze, dilazione dei tempi, turbolenze, insomma tutte le tipiche strategie che alla fine portano ad una riduzione di spesa per coloro che sono debitori e, in pratica, un danno economico per gli altri... che nella fattispecie saremmo tutti noi membri dell'Unione.

Questa si chiama guerra! Con metodi diversi rispetto ai secoli scorsi, ma pur sempre guerra. Dobbiamo assistere supini all'aumento dei dazi delle nostre merci e servizi per il loro territorio, mentre dovremmo genufletterci e continuare imperterriti a ricevere le loro merci e servizi alle attuali condizioni? No.

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Nel 2017 si può vivere anche senza questa GB! In termini di consumi, di servizi e di alleanze: a quando una comunicazione del primo ministro May che, in cerca di voti per le prossime elezioni, non è escluso che minacci l'uscita dalla Nato in nome della supremazia dei loro sistemi e servizi di sicurezza? Non ce ne stupiremmo.

Per quanto ci riguarda, rafforzando i nostri (UE) metodi e sistemi di import ed export all'interno e all'esterno del nostro mercato, dovremmo far presente che l'Unione può ben fare a meno dei britannici (se gli levassimo anche Gibilterra, sarebbe anche un buon segnale). Ed è questo che dovremmo cercare di comunicare al corpo elettorale britannico (anche e soprattutto a quello che non partecipa alle decisioni elettorali): l'isolamento auspicato dai partiti al governo può essere combattuto, in nome del benessere nazionale, comunitario e internazionale: all'Europa e al mondo non interessa, se non marginalmente, una GB a sè stante, ma interessa molto una GB protagonista e attrice in prima fila; potrebbe esserla non dando più ascolto e credito alle politiche protezioniste, nazionaliste e da Commonwealth dei tempi andati che oggi vengono proposte come benefiche.

Se l'Unione sta dando battaglia contro le politiche ungheresi e polacche di nazionalismo, disumanità e isolazionismo (con il loro aspetto furbesco di comunque restare in Unione per cuccarsi i vari soldi), non può non fare altrettanta battaglia contro la GB. E farlo con ingerenza nei loro cosiddetti affari interni - A.D. 2017, era globalizzazione avanzata e Internet e multinazionali regnanti con scarse regole - è un nostro dovere politico, economico e culturale. Proprio come, con un'altra Gran Bretagna, era accaduto nel secolo scorso per ridare dignità, civiltà e democrazia a tanti Paesi che poi sono stati motori dell'Unione.

Un prezzo politico molto alto? Certamente. Ma è la Politica (con la "P" maiuscola) quella a cui dobbiamo riferirci per il bene comune, non alla politica (con la "p" minuscola) quella a cui sottometterci.

I britannici - storicamente, politicamente, civilmente, culturalmente, economicamente - servono a noi dell'Unione e a tutto il mondo, ma non questi britannici, quelli di Theresa May e compagni. Siamo in tempo per aiutare tutti i cittadini oltremanica, e questa volta tocca proprio a noi farlo, proprio perché salvati da loro nel secolo scorso in nome di politiche oggi sono loro che stanno negando.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 9)

Premetto che in linea generale sono assolutamente d'accordo con te ma qualche dubbio sul fatto che "siano sufficientemente dotati di intelletto per decidere" ce l'ho sentendo un'intervista ad un abitante di un paesino della Cornovaglia che dopo un bella tirata a favore del giusto voto sula Brexit chiese al cronista che lo... Leggi tutto
18-3-2018 15:11

io credo che una delle motivazioni della uscita dell'UE della gran bretagna è dovuta all'assalto incessante al welfare, con immigrati e fannulloni, poi non ne parliamo degli attentati, qui in italia non e' successo niente perchè siamo popolo accogliente, e pecorone, infatti il costo lo paghiamo ad ogni persona 35 euro e cìè gente che... Leggi tutto
25-5-2017 15:27

C'è qualcosa che non mi torna... Cioè noi dovremmo dire a chi, alle urne, ha liberamente scelto di lasciare l'UE, di votare alle prossime elezioni partiti pro-UE :?: Penso che i cittadini britannici siano sufficientemente dotati di intelletto per decidere se A) ritengono la scelta della brexit sia la cosa giusta e continuare su questa... Leggi tutto
23-5-2017 17:10

{antonio}
io comincio a non comprare una evoque
23-5-2017 12:46

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