Si arroventa la polemica sui rischi di brogli elettorali legati al voto elettronico nelle prossime elezioni del 9 e 10 aprile.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-03-2006]
Si arroventa la polemica, dopo l'inchiesta del settimanale Diario sui rischi di brogli elettorali legati al voto elettronico nelle prossime elezioni del 9 e 10 aprile.
Aggiornamento - Sui Forum dell'Olimpo Informatico sono disponibili alcuni approfondimenti relativi a questa notizia.
I dubbi sulla sicurezza del voto elettronico erano già stati espressi due mesi fa dalla deputata Ds Magnolfi, esperta di e-government, e successivamente ripresi da Enzo Bianco, deputato della Margherita, già Ministro degli Interni e attualmente Presidente del Comitato parlamentare di controllo dei servizi segreti; rispondendo alla prima domanda dell'Annunziata, nell'intervista nota per essere stata interrotta, Silvio Berlusconi aveva definito tali dubbi come cose non serie espresse da una persona non seria.
Il "voto elettronico" è stato appaltato a Telecom Italia, il cui Presidente Tronchetti Provera, pur essendo legato da amicizia personale con Di Montezemolo e Della Valle, non ha preso nettamente le distanze come i suoi amici da Berlusconi, ma solo dal suo socio (socio di Berlusconi e di Tronchetti Provera) Emilio Gnutti.
Sarebbe una bella cosa se in questo caso, come già per lo StoraceGate e la vicenda delle intercettazioni telefoniche, Tronchetti Provera chiedesse la supervisione di osservatori internazionali che assistano alle procedure di voto e scrutinio elettronico, e di un advisor internazionale indipendente che valutasse l'intero progetto e la sua affidabilità.
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