Si fa un gran parlare degli abusi delle intercettazioni, ma intanto il Parlamento potrebbe rafforzare ulteriormente i poteri dei servizi segreti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-07-2006]
Sia a destra che a sinistra si fa un gran parlare degli abusi che avvengono nel mondo delle intercettazioni: sarebbero troppe, ordinate con leggerezza e soprattutto uscirebbero troppo facilmente sui giornali, citando e screditando anche persone non indagate, innocenti in modo parziale o distorto.
Per questo ci sarà un'inchiesta parlamentare e il Ministro della Giustizia Mastella si appresterebbe a presentare un disegno di legge, o forse, addirittura un decreto per inasprire le pene a carico dei giornalisti che pubblichino verbali di intercettazioni giudiziarie; anche il Garante per la Privacy Pizzetti ha chiesto maggiori poteri e possiblità di infliggere sanzioni più pesanti a editori e giornalisti.
Tutto questo avviene mentre il caso Abu Omar coinvolge i servizi segreti italiani: in particolare il controspionaggio Sismi, accusato di aver effettuato intercettazioni anche a carico di giornalisti critici verso il Governo, di avere rapporti poco chiari con Telecom Italia che, intanto, è stata denunciata da Vodafone per aver utilizzato dati riservati sul traffico dei suoi utenti per un'aggressiva campagna di marketing volta a sottrarre clienti alla concorrenza.
Addirittura, si parla di reclutare nuovi agenti, mentre finora gli agenti vengono presi soprattutto tra i quadri delle forze dell'ordine, carabinieri, poliziotti, finanzieri, e delle forze armate, Prodi vorrebbe assumerli dall'esterno con una forte moltiplicazione delle spese e con il problema di addestrali, pagarli e ricollocarli quando anziani che, invece, oggi non c'è perché vengono dalla pubblica amministrazione e sono già pagati e, successivamente, pensionati di questa.
Non si capisce come il Governo che sostiene la necessità di fare tutti i sacrifici perché i soldi non ci sono possa sostenere queste nuove assunzioni, mentre nello stesso Dpef si sostiene che l'Italia ha un numero di poliziotti eccessivo e superiore, in percentuale agli abitanti, a quello degli altri Paesi europei.
Soprattutto la nuova legge sui nuovi servizi segreti, e qui Ds e Forza Italia sono d'accordo, dovrebbe attribuire agli agenti dei servizi le cosidette "garanzie funzionali" cioè la possibilità di scassinare, rubare, violare il domcilio, sequestrare, intercettare lettere, email e telefonate senza autorizzazione della magistratura e senza essere puniti per questo. Dice Giuliano Amato: "La possibilità di fare molto, quasi tutto, tranne uccidere".
Abbiamo tutti presente la situazione degli Usa dove per poco il Congresso non ha messo sotto accusa Bush per avere ordinato il controllo del traffico telefonico di milioni di americani in nome della sicurezza nazionale: ci chiediamo se anche l'Italia debba arrivare a situazioni simili di violazione delle libertà civili. Non sarebbe una mossa opportuna né utile, anche per le finanze dello Stato, anzichè di tentare una volta ancora l'impossibile riforma dei servizi segreti la loro pratica abolizione.
Che bisogno c'è di un servizio di sicurezza militare? Già Esercito, Marina e Areonautica hanno i loro uffici di sicurezza interni per prevenire ogni minaccia. Che bisogno c'è di un servizio di sicurezza civile? Già abbiamo Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, e poi Polizie locali, Capitanerie di Porto, Guardie Forestali e Digos, Antiterrorismo, Ros, Nocs, Gis, Baschi Verdi, e scusate se ci siamo dimenticati qualcuno. Con la differenza che se Polizia e Carabinieri vogliono intercettare qualcuno lo possono fare solo con l'autorizzazione della magistratura e non a loro capriccio o sotto i diktat del Governo.
Magari più che l'Afghanistan, questo dell'abolizione dei servizi, per quanto utopico e irrealistico possa sembrare, potrebbe essere la nuova frontiera di una sinistra radicale che vuole autenticamente cambiare il sistema e non solo limitarsi a qualche correzione di facciata.
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