Il missile che decolla e atterra come nei film di fantascienza

La realtà propone atterraggi ben differenti e meno cinematografici.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-01-2013]

spacex grasshopper cowboy annotated

Il missile spaziale slanciato e aerodinamico che atterra intero e verticalmente sulle zampette è un classico della fantascienza.

La realtà ha proposto atterraggi ben differenti e meno cinematografici: di solito si salvano sotto dei paracadute soltanto piccole capsule contenenti l'equipaggio e il resto dell'enorme missile viene buttato via e lasciato a precipitare nell'oceano dopo il decollo.

Le eccezioni sono state pochissime: lo Shuttle statunitense, il Buran russo e l'X-37B, per esempio, rientrano (o rientravano) planando come alianti, ma comunque i loro lanciatori venivano scartati, in tutto o in parte, dopo un solo uso (i booster laterali dello Shuttle cadevano in mare con paracadute e venivano riutilizzati).

Di lanciatori veramente riutilizzabili, che atterrino in piedi come nei film di fantascienza, non se ne sono visti, a parte il progetto DC-X (Delta Clipper) degli anni Novanta. Stavolta ci riprova SpaceX, che ha già al proprio attivo il primo volo commerciale di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale. A dicembre scorso il suo Grasshopper, che vedete nei video qui sotto, si è sollevato dalla rampa di lancio e poi è atterrato verticalmente in un solo pezzo.

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Non lasciatevi ingannare dall'assenza di riferimenti dimensionali: questo missile è grosso. È alto circa 30 metri e si è sollevato di 40; la macchiolina che vedete nell'immagine in alto, evidenziata dalla freccia, è un manichino di un cowboy in grandezza naturale, messo lì semplicemente perché alla SpaceX sono dei burloni.

Certo, quaranta metri sono solo un piccolo passo rispetto all'intento finale, che è quello di creare un lanciatore multistadio in cui almeno il primo stadio atterra intatto e viene riutilizzato, riducendo fortemente i costi rispetto agli attuali lanciatori usa e getta. Ma riuscire a tenere in equilibrio una matita alta trenta metri è già una sfida tecnica notevole.

Questa è un'animazione delle intenzioni finali di SpaceX: staremo a vedere per scoprire quanto siano realistiche. Il consumo di propellente per il rientro a motore del secondo stadio e della capsula sembra perlomeno stravagante.

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Paolo Attivissimo

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Commenti all'articolo (2)

Ma se devono tornare tutti indietro, perchè lo fanno a porzioni? Non potrebbero andare e tornare tutti assieme? :?
15-1-2013 01:15

Aggiungerei anche che dallo sgancio degli stadi superiori i moduli che devono rientrare sono poco manovrabili. Quindi occorre anche scegliere una traiettoria di lancio che assicuri il rientro su una base e non, per esempio, nell'oceano o "dove capita". Ma forse non e' un problema..
14-1-2013 15:30

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