WhatsApp a pagamento e gli utenti che non sanno leggere

Utenti in rivolta perché devono pagare l'uso dopo un anno di prova gratuita. Ma le condizioni d'uso non sono cambiate.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-01-2013]

whatsapp pagamento

«WhatsApp diventa a pagamento, gli utenti s'infuriano e minacciano un esodo di massa»: è questo il tenore dei titoli che oggi si leggono su diversi siti o anche su alcuni quotidiani a diffusione nazionale.

Secondo la versione comune, a far gridare allo scandalo un'infinità di utenti del popolare software di messaggistica istantanea ci sarebbe la decisione, da parte degli sviluppatori, di trasformare WhatsApp in un'app a pagamento, mentre finora era sempre stata gratuita.

La realtà, però, è ben diversa, nonostante in molti abbiano creduto alla bufala dell'introduzione improvvisa del prezzo: WhatsApp è sempre stata a pagamento.

Il fatto è che, a seconda che si adoperi l'iPhone o un'altra delle piattaforme per cui l'app è disponibile (Android, BlackBerry, Symbian, Nokia S40 e Windows Phone), ci si trova davanti a un diverso modello.

Sondaggio
Che cosa utilizzi per mandare messaggi dal cellulare?
biteSMS - 1.9%
BlackBerry Messenger - 2.2%
ChatON - 0.6%
Google Talk - 3.2%
iMessage - 4.6%
indoona - 4.6%
jaxtr - 0.4%
Msn - 0.9%
Skebby - 1.3%
Skype - 3.0%
Sms - 41.6%
WhatsApp - 35.8%
  Voti totali: 3611
 
Leggi i commenti (13)

Gli utenti con smartphone Apple pagano subito una cifra - 0,89 euro - per poter scaricare l'app, e poi l'utilizzo è per sempre gratuito; tutti gli altri, invece, possono utilizzare WhatsApp gratuitamente per un anno e in seguito, se vogliono continuare, devono sborsare ogni anno 0,99 dollari.

Da che cosa è nato, quindi, tutto il clamore? Probabilmente dal fatto che la popolarità di WhatsApp è esplosa circa un anno fa, e ora i periodi di prova stanno scadendo: solo ora, dunque, qualcuno si è reso conto di ciò che avrebbe dovuto sapere fin da subito, leggendo tutte le righe di spiegazione che accompagnano la descrizione dell'app.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Approfondimenti
WhatsApp scompare dall'AppStore, forse è colpa di una falla

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 40)

{alberto}
il programma che distruggerá whatsaap cioe LINE. provatelo e fatelo scaricare ai vostri amici
25-2-2013 14:31

Beh se vai sull'applicazione Play store, vedrai che c'è una applicazione ossia il termometro, che trovi sia sulla sezione gratis che quella a pagamento. Sono incongruenze o roba del genere. - Una App che costa 0,99 euro o anche costasse tre euro è quasi gratis. Certo che se scarichi 10 applicazion i al mese gli euro diventano... Leggi tutto
17-2-2013 01:29

Lasciamo stare che la gente notoriamente non sa leggere e vede solo gli specchietti per allodole (non ricordo qual'era il nome del sito che ha scatenato anche le ire della magistratura - forse perché qualche grosso pollo era cascato nella rete se no se ne sarebbero bellamente fregati) ed è capace di lamentarsi solo quando per propria... Leggi tutto
17-2-2013 01:22

Incongruenze che possono capitare come altre. Ma se pensi che a Genova il biglietto dell'autobus costa un euro e cinquanta.... Fai le proporzioni,m un anno di applicazione contro un'or e quaranta di viaggio Leggi tutto
10-2-2013 00:13

Messa così non hai alcun torto, ma sarà che per me se un servizio mi costa 8 euro ogni dieci anni lo ritengo gratis, non mi metto a fare paragoni... :)
7-2-2013 22:27

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Sei favorevole all'utilizzo dei tablet al posto dei libri di scuola?
Sì. L'iPad con i libri multimediali è una figata.
No. È una spesa in più a carico delle famiglie.
Sì. Salviamo gli alberi e inquiniamo con l'e-garbage.
No. I tablet hanno un'obsolescenza tecnologica che galoppa: dopo cinque anni, usati tutti i giorni, sarebbero completamente da buttare.
Sì. Cambia la forma ma non la sostanza e la qualità dell'insegnamento.
No. Gli studenti non imparerebbero più a prendere appunti su carta, a scrivere e a fare i conti a mente.
Sì, ma dalle scuole medie in avanti: alle elementari un bambino dovrebbe imparare a leggere su libri veri. Dovrebbe imparare a consultare l'indice in fondo al libro e a cercare dei documenti in una biblioteca vera e organizzarli, non a fare copia e incolla da internet.
No. Gli stessi docenti, in molti casi, non avrebbero la più pallida idea di come utilizzarli. Per non parlare del Ministero che dovrebbe decidere quali programmi si devono o non si devono usare.

Mostra i risultati (2864 voti)
Aprile 2024
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 24 aprile


web metrics