Patch e aggiornamenti saranno disponibili per soli 9 mesi dopo il rilascio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-03-2013]
Quando si scarica una copia di Ubuntu non è soltanto al numero di versione che bisogna fare attenzione: la presenza o l'assenza di tre lettere - LTS - può infatti essere importante.
LTS significa Long Term Support (Supporto a Lungo Termine) e implica il fatto che quella particolare versione venga supportata per cinque anni (inizialmente si trattava di tre anni per la versione desktop e cinque per la versione server, poi i due periodi sono stati uniformati).
Le versioni non LTS godono invece di un periodo di supporto più limitato, scaduto il quale i pacchetti che le compongono non vengono più aggiornati, nemmeno con le patch di sicurezza.
Fino a oggi, tale periodo era pari a 18 mesi; l'ultima riunione dell'Ubuntu Technical Board ha però deciso di dimezzare il tempo concesso, riducendo il supporto a soli 9 mesi.
Il motivo è duplice: da un lato, la Technical Board spera che in questo modo Canonical possa spostare parte dello staff ad altri progetti; da un lato, si è resa conto che in nove mesi tutti gli eventuali bug vengono generalmente corretti, pertanto ridurre il periodo di supporto non dovrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza.
C'è poi un'ulteriore decisione presta dalla Board, decisione che tuttavia ancora manca di diversi dettagli.
È stato deciso di trasformare Ubuntu in una rolling release, in modo che gli aggiornamenti tra due LTS siano continui e gli utenti non debbano effettuare esplicitamente l'upgrade del sistema ogni volta che viene rilasciata una nuova versione.
Mark Shuttleworth, fondatore di Canonical non è convinto da questa proposta che, all'estremo, porterebbe all'eliminazione dei rilasci semestrali a vantaggio dell'aggiornamento progressivo delle LTS. Ne sapremo di più quando Canonical avrà definito tutti gli aspetti.
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