Dopo la sanzione dell'Antitrust, AIIP auspica che non vengano varate nuove regole leggere per l'ex monopolista.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-05-2013]
Secondo l'Associazione italiana degli Internet provider, la recente sanzione dell'Antitrust da 103 milioni di euro a Telecom Italia "dimostra che è necessaria una normativa forte e una altrettanto forte vigilanza delle Autorità contro eventuali condotte anticompetitive ed abusive di posizione dominante".
AIIP ha espresso la propria preoccupazione per i segnali a favore di un alleggerimento della regolamentazione contenuti nello schema di provvedimento oggetto della consultazione ex delibera 238/13/CONS ora in svolgimento.
In quel provvedimento si legge la proposta di eliminare l'orientamento al costo del Bitstream nei maggiori comuni Italiani e di deregolamentare l'NGAN (le reti di nuova generazione) "su base di analisi prospettiche e non puntuali". È la cosiddetta "segmentazione geografica" contro la quale già da anni i concorrenti di Telecom combattono una battaglia.
AIIP ritiene che i fatti in oggetto dimostrano come il mercato italiano non sia pronto per questo passo: "La proposta del Commissario europeo Neelie Kroes (DG Connect) di stabilizzare il prezzo dell'affitto del rame (del tutto avulsa dal contesto italiano descritto) e di allentare, almeno in parte, le norme sulla rete in fibra ottica NGAN è ora in stallo per il parere negativo di due direzioni della Commissione europea (Direzione Concorrenza e la Direzione Finanza). Lo stesso Berec (organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) aveva manifestato serie perplessità".
Prosegue AIIP: "Benché la sanzione di AGCM, che si aggiunge a una lunga fila di condanne precedenti, riguardi casi dal 2009 al 2011, non si può dire con certezza che ad oggi le condizioni dell'accesso alla rete dell'ex monopolista siano migliorate al punto che l'attenzione del regolatore o delle norme possa essere allentata". I soci AIIP segnalano di aver registrato in questa fase un picco di problematiche tecniche nell'attivazione di servizi su rete Telecom, dovuto (a loro dire) alla transizione in corso da tecnologie ATM a IP/Ethernet.
Nel comunuicato di AIIP si sottolinea: "Non è questa la sede per stabilire le responsabilità dei problemi, che tuttavia segnalano quanto ci sia ancora da fare per arrivare a una condizione di perfetta parità d'accesso. Sotto questo profilo, AIIP guarda con fiducia all'Organo di Vigilanza di Agcom, oggi con la nuova guida di Antonio Sassano, docente della Sapienza, noto da anni per la propria competenza e indipendenza".
"Sono tanti, quindi, i soggetti indipendenti che considerano pericolosa la spinta verso regole più leggere per l'accesso dei concorrenti alle reti (vecchie e nuove) degli ex monopolisti . A maggior ragione nel caso di Telecom Italia, che continua a detenere una posizione di dominanza (per quote di mercato) con pochi uguali nel resto d'Europa".
"AIIP si augura quindi che Agcom non voglia questo percorso di deregolamentazione, in occasione delle attuali analisi di mercato o a fronte dell'eventuale scorporo della rete Telecom".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|