Nel 2014 si suddividerà in almeno sei società, trasformandosi in una holding finanziaria.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-05-2013]
C’era una volta Telecom Italia, nata nel 1994 dalla fusione delle aziende IRI che si occupavano di telecomuni-cazioni (SIP, Italcable, Telespazio con Iritel, l’ex Azienda di stato dei Servizi Telefonici) e proprietaria della rete telefonica e di immobili per un valore intorno ai 100.000 miliardi.
Telecom Italia viene venduta ai privati nel 1998 per 26.000 miliardi di lire, acquistata da Roberto Colaninno per 60.000 miliardi di lire prestati dalle banche, un prestito che tuttora pesa sulle casse dell’azienda.
Nel 1999 la rivista economica Forbes la inserisce al 50° posto fra le prime 50 aziende del mondo; oggi, nella stessa classifica, si trova al 585° posto.
Nel 2014 - fra un anno, più o meno di questi tempi - Telecom Italia, che dal 1999 ha venduto nel frattempo tutto il proprio patrimonio immobiliare (Telespazio, la Seat, Matrix, La7, le partecipazioni all’estero in Cile, Cuba e Bolivia, i servizi radio marittimi, l’Italtel e altro ancora) non esisterà più come, in pratica, ha deciso il CdA del 30 maggio 2013.
Se vogliamo essere più precisi, possiamo dire che Telecom Italia a quel punto sarà solo una holding finanziaria; o, in altri termini, qualcosa che potremmo definire una matrioska.
Sotto il cappello di Telecom Italia infatti ci saranno:
1) Una società commerciale che gestirà la telefonia fissa e quella mobile, probabilmente partecipata a maggioranza dai cinesi di H3G; avrà qualche migliaio di dipendenti.
2) Una società che gestirà la rete di vendita TIM;
3) Telecom Italia Information Technology (TIIT), nata nel 2011 e oggi controllata al 100% da Telecom Italia ma aperta alla partnership con altri giganti dell’informatica.
4) Telecom Italia Caring Services, oggi divisione di Telecom Italia, che gestisce i call center e ha circa 13.000 dipendenti; è controllata al 100% da Telecom Italia ma è aperta alla partnership con altri giganti del mondo dei call center.
5) Una società di servizi a supporto di tutta l’attività di Telecom: logistica, risorse umane, immobili e servizi.
6) OPAC: la società che gestisce la rete d’accesso, dalle centrali all’ultimo miglio; partecipata da Telecom Italia ma anche dalla Cassa Depositi e Prestiti ed eventualmente da altri gestori alternativi a Telecom.
In pratica tutto ciò comporterà una miracolosa moltiplicazione di azioni, consigli di amministrazione e incarichi manageriali.
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