L'azienda di Mountain View si prepara a entrare nel mercato dei videogiochi e punta a conquistare i casual gamers.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-07-2013]
Viene da chiedersi se esista un settore in cui Google non sia presente o non abbia intenzione di entrare.
Stando alle ultime indiscrezioni - riportate dal Wall Street Journal e, in effetti, piuttosto credibili - la guerra delle console cui assisteremo entro la fine dell'anno non si limiterà a svolgersi tra i soliti contendenti (Nintendo, Microsoft, Sony) ma avrà anche uno o due ospiti nuovi.
Il primo di questi ospiti è proprio Google, il quale starebbe lavorando su una console per videogiochi basata, naturalmente, sul sistema operativo Android.
Il ragionamento sarebbe semplice: l'hardware sempre più potente di tablet e smartphone soddisfa pienamente le esigenze dei cosiddetti "giocatori casuali" (casual gamers), per i quali non è la fine del mondo se una console non offre grafica di ultimissima generazione ma ciò che è importante è passare qualche mezz'ora di divertimento.
A costoro - continua il ragionamento di Google stando alla ricostruzione - si potrebbe offrire un prodotto relativamente economico (e certamente economico rispetto agli esborsi richiesti da strumenti avanzati come Xbox One o PS4) che consenta di giocare sul televisore agli stessi giochi conosciuti via smartphone o tablet, un prodotto che funga da media center e presenti la familiare esperienza Android.
Eventuali dubbi sul successo di un'operazione del genere non dovrebbero più esserci dopo aver visto la calda accoglienza riservata a Ouya, la console Android nata come progetto su Kickstarter. Inoltre, è anche una questione di tempismo.
Potrebbe infatti presto apparire all'orizzonte un ulteriore contendente in questa guerra che ha per oggetto un mercato che entro quattro anni - si stima - varrà 82 miliardi di dollari: Apple.
Sempre stando alle indiscrezioni, a Cupertino starebbero lavorando a un aggiornamento della Apple TV che trasformerebbe il media center in una console per i giochi provenienti dall'app store; sarebbe un po' la stessa operazione che vorrebbe fare Google, anche se con un punto di partenza diverso: Apple ha già una base di utenti che conosce il suo prodotto, anche se non come strumento per giocare.
A dire la verità Apple non è un attore completamente nuovo per questo palcoscenico: aveva già provato a mettere un piede nell'arena dei videogiochi nel 1996 con Pippin, ma aveva dovuto precipitosamente levarlo prima che venisse calpestato dall'agguerrita concorrenza. Ora il successo di iPhone e iPad la mette in una posizione decisamente migliore.
L'unica che in questo scenario potrebbe doversi preoccupare seriamente è Nintendo, i cui utenti di riferimento sono da sempre proprio i "giocatori casuali"; Microsoft e Sony invece dovrebbero soffrire meno da un'eventuale ingresso in partita di Goole e Apple, poiché i destinatari dei loro prodotti sono i giocatori più esigenti dal punto di vista di hardware e prestazioni.
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