Bandite dal sito le opinioni sulle merci inviate in omaggio dai produttori.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-10-2016]
Le recensioni lasciate dagli utenti sui siti di e-commerce possono essere molto utili: chi vuole farsi un'idea della bontà di un prodotto prima dell'acquisto può contare sull'esperienza di chi ha già fatto quel passo.
Questa utilità svanisce se le aziende pagano appositamente delle persone affinché lascino recensioni positive: per questo motivo, Amazon da sempre vieta le recensioni a pagamento.
Ora, però, il colosso del commercio online s'è visto costretto a un ulteriore giro di vite, arrivando a vietare anche le recensioni "incentivate".
Si tratta di recensioni fatte da utenti che hanno ottenuto i prodotti gratuitamente o a prezzo scontato da chi li realizza: in teoria, le opinioni contenute dovrebbero essere oneste e sincere.
Se così fosse, non ci sarebbe nulla di male. Il guaio è che, come dimostra una recente ricerca condotta da ReviewMeta, le recensioni incentivate sono troppo sbilanciate: nella stragrande maggioranza dei casi contengono soltanto opinioni positive.
Lo studio ha dimostrato che in media le recensioni incentivate danno una valutazione dei prodotti superiore a quella delle recensioni non incentivate: una media di 4,7 punti contro 4,36.
Questa piccola differenza è sufficiente ad aumentare i giudizi globali dei prodotti recensiti, facendoli passare dal 54° al 94° percentile: in pratica, li posiziona tra i prodotti migliori, e mettendoli in mostra in tal modo ne potenzia le vendite.
Inoltre gli autori delle recensioni incentivate lasciano recensioni con una sola stella 12 volte meno degli utenti comuni, e in generale lasciano recensioni critiche quattro volte meno degli altri.
Il motivo di questo comportamento da parte dei recensori è persino ovvio: chi lascia una valutazione priva di critiche attira la simpatia dell'azienda il cui prodotto sta commentando; così, questa successivamente invierà qualche altro prodotto da recensire, innescando un circolo che definire virtuoso risulta proprio difficile.
Tecnicamente le opinioni non sono compensate, per cui non si può parlare di recensioni a pagamento; dal punto di vista pratico, però, il compenso c'è eccome.
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Sempre secondo la ricerca, infatti, quanti partecipano alle recensioni incentivate hanno rilasciato in media 232 opinioni, mentre i normali utenti si fermano a 31. I prodotti forniti gratis o a prezzi inferiori a quelli di vendita sono quindi davvero un bel po'.
Per tutti questi motivi, le recensioni incentivate non saranno più permesse sul sito di Amazon. Fanno eccezione però quelle lasciate tramite Amazon Vine, il programma con il quale è Amazon stessa a scegliere i migliori recensori, invitandoli a esprimere le proprie valutazioni sui prodotti che ancora devono essere messi in vendita.
Lo scopo di Vine è fare in modo che all'apparizione di un prodotto sul mercato ci sia già qualche opinione su cui gli utenti possano far conto: Amazon veglia su queste recensioni, impedendo ogni contatto con i produttori e, come già detto, scegliendo con cura le persone cui affidare questo compito tra coloro che hanno già scritto un certo numero di recensioni giudicate positivamente dagli altri utenti.
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