Quando le informazioni viaggiano in chiaro, catturare i dati biometrici può essere fin troppo facile.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-04-2008]
Che la biometria non sia la soluzione per tutti i problemi di sicurezza è dato per assodato; ormai non si contano i casi in cui un sistema di riconoscimento di dati biometrici sia stato ingannato. A volte, però, ci sono anche errori di progettazione che potrebbero essere evitati con un'ideazione più accurata.
Questo è quanto sostiene un ricercatore inglese, Matthew Lewis, il quale ha eseguito una dimostrazione su un lettore di impronte digitali alla scorsa Black Hat Conference in Amsterdam.
Il problema analizzato da Lewis, infatti, sta tra la scansione e l'invio della stessa ai server: se i dati inviati non sono crittografati, forse accedervi non sarà un gioco da ragazzi ma, con le dovute conoscenze, sicuramente possibile.
"Se un'immagine di buona qualità può essere ricostruita" - ha scritto l'autore nel rapporto - "è possibile che le tecniche descritte possano essere usate per generare un falso dito tridimensionale".
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