Ibm ha realizzato Roadrunner, un supercomputer in grado di superare il "petaflop" e stabilire un nuovo record.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-06-2008]
Un supercomputer, almeno nell'immaginario collettivo, non è davvero super se non occupa anche tanto spazio. In questo, la creatura di Ibm che detiene il nuovo primato di velocità si distingue abbastanza: occupa una superficie di circa 577 metri quadrati e pesa più di 226 tonnellate.
Ibm l'ha battezzato Roadrunner, come l'uccello simbolo dello stato del Nuovo Messico e che da noi è generalmente conosciuto più che altro per l'abilità nello sfuggire al coyote nei cartoni animati.
Composto da 6.948 chip Amd Opteron dual-core (su server blade IBM Modello LS21) e da 12.960 processori Cell (su server blade IBM Modello QS22), sarà formato da 3.456 unità tri-blade ospitate in 288 rack alloggiati nel Los Alamos National Laboratory; i suoi 10.000 collegamenti sia Infiniband che Gigabit Ethernet richiedono oltre 91 chilometri di cavi in fibra ottica.
Scopo di tanta potenza è gestire l'arsenale di armi nucleari degli Stati Uniti; ci sarà tuttavia anche spazio per attività di ricerca nei campi dell'astronomia, dell'energia, della scienza del genoma umano e dei cambiamenti climatici.
Ibm è anche orgogliosa per avere realizzato un supercomputer che consuma poco: solo 3,9 megawatt per una potenza che equivale - dice ancora la società - "a quella di 100.000 dei più veloci laptop di oggi". Il sistema operativo che permette a tutto questo hardware di funzionare, infine, è Red Hat Linux.
E se per ora tutto ciò ci sembra fantascientifico, è ancora Ibm a riportarci con i piedi per terra, ricordando che Roadrunner è 1.000 volte più potente del più potente computer del 1998. Tra 10 anni, dunque, anche il più veloce computer del mondo del 2008 sembrerà forse un giocattolino.
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