ADSL tariffato a traffico? Soltanto da Telecom!
[ZEUS News]
Fino a ora soltanto Telecom ha annunciato di tariffare "a traffico" la 
connessione ad internet a larga banda ADSL (Asymmetric Digital Subscriber 
Line). Gli altri provider che offrono o che offriranno il servizio, 
interpellati in materia, non intendono porre limitazioni. Come 
preannunciato nei giorni scorsi, Telecom (http://adsl.tin.it) ha fissato in 
3 Gigabyte il tetto mensile di traffico, superato il quale l'utente dovra' 
pagare 36.000 lire per ogni 100 Mbyte scaricati.
L'offerta di Galactica (http://www.galactica.it/adsl) comprende un canone 
mensile piu' basso, fissato in L. 150.000 (IVA inclusa), oltre a un 
contributo per l'installazione di L. 400.000. Sul sito non compaiono 
limitazioni di sorta per il traffico, anzi viene specificato chiaramente 
che non vi sono "costi aggiuntivi ne' di traffico, ne' di tempo di 
connessione".
Lo staff di Telvia (http://www.telvia.it), un altro provider che offre 
ADSL, interpellato in merito, ha dichiarato che non esiste e non esistera' 
sul servizio HighWay ADSL alcun tetto mensile di traffico, ne' alcun costo 
aggiuntivo in relazione alla quantita' di Mbyte trasferiti. Il canone 
mensile richiesto da Telvia e' di L. 160.000 + IVA; non sono richiesti 
contributi per l'installazione; con il canone e' compresa la registrazione 
di un dominio .IT o .COM, oltre all'assistenza gratuita tramite Numero 
Verde o via Web. Telvia per ora offre ADSL solo a Roma, Milano e Catania, 
con ampliamento alle maggiori citta' italiane entro il secondo trimestre 2000.
Unidata (http://www.unidata.it) offre ADSL, senza accennare ad alcun limite 
di traffico, a L. 2.200.000 annue, piu' 300.000 di installazione una 
tantum. Il servizio e' attivo nelle citta' di Milano, Firenze, Pisa, 
Ancona, Siena, Perugia, Roma, Bari, Napoli e Catania. Unidata precisa 
inoltre che il servizio viene attivato con banda condivisa di 2 Mbit/s con 
un massimo di 100 utenti, e che la banda a 2 Mbit/s condivisa ha il 
traffico internazionale garantito al 50% e quello nazionale garantito al 75%.
Mi riservo di presentarvi in futuro le offerte di altri provider, non 
appena ne avro' notizia; tuttavia, da quanto sopra esposto, emerge 
chiaramente che il prezzo medio che l'utente andra' a pagare sara' di 
150-200.000 lire/mese. L'offerta del maggior provider italiano al momento 
attuale appare la meno conveniente, a causa della assurda limitazione di 3 
Gbyte mensili, che mi auguro venga depennata al piu' presto.
Dario "Zeus" Meoli

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Dai videogiochi alla finanza
[ZEUS News]
Francesco Carla', ex imprenditore informatico/videoludico a capo della 
Simulmondo (famosa software house italiana dei tempi del Commodore 64), sta 
tornando alla ribalta come Guru della Finanza OnLine. La sua News Letter e' 
seguitissima anche da operatori del settore importanti, come Renato Soru 
(la mente dietro Tiscali). Lui regala perle di saggezza analizzando a modo 
suo il mercato borsistico legato ad internet e, cosa assai importante, 
spiega spesso i funzionamenti della macchina borsa (anche americana) ai 
novizi. Per informazioni buttate un occhio su http://www.finanzaworld.it
Tommaso Percivale

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Le telefonate di Capodanno e i TIM che non si ricaricano
[ZEUS News]
L'annuncio era trionfale: nell'ora tra la mezzanotte del 31 dicembre 1999 e 
l'una del 1 gennaio 2000, le chiamate sulla rete fissa di Telecom Italia 
sono state ben 3,7 milioni. A quanto pare l'usanza di scambiarsi gli auguri 
e' stata massiccia. Mentre da un lato si festeggia il numero di chiamate e 
la non comparsa del temuto Millennium Bug, dall'altro, un bug meno 
clamoroso ma altrettanto fastidioso impedisce ad alcuni milioni di clienti 
TIM di ricaricare la propria scheda telefonica. Questo succede da almeno un 
paio di settimane, ben prima dell'inizio festivita' natalizie o del cambio 
di millennio.
La spiegazione ufficiale del Customer Care TIM e' che il servizio "e' 
intasato" e, per tale motivo, la ricarica non va a buon fine. "Riprovate 
piu' tardi". E c'e' chi tenta da due settimane. Sempre il Customer Care 
informa che "chi avesse fretta puo' inviare direttamente a TIM, a proprie 
spese, un fax con copia della carta di identita', del codice fiscale, della 
carta di ricarica e del numero del telefonino da ricaricare"; una procedura 
comoda e veloce, non c'e' che dire. Esiste anche una terza via, ovvero 
quella di recarsi in un Centro TIM e chiedere al rivenditore di eseguire 
lui la ricarica. Ma qui bisogna affidarsi proprio alla buona volonta' del 
rivenditore: alcuni, infatti, si comportano correttamente e eseguono la 
ricarica, mentre altri impongono al cliente l'acquisto di una nuova scheda 
di ricarica. Questo non e' un fenomeno isolato, purtroppo, in quanto ho 
ricevuto molte segnalazioni di un simile comportamento, da diverse parti 
d'Italia.
Unico commento: e' auspicabile che TIM si attrezzi in maniera piu' seria 
per far fronte ai problemi tecnici. E speriamo che non si verifichino piu' 
inefficienze simili.
Dario "Zeus" Meoli
  
Italia HyperBanner Network