** Guerra di giganti: RIAA fa causa a MP3.COM **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net/news/018.html#1 - 24 gennaio 2000]

L'industria discografica e i sostenitori degli MP3, da sempre ai ferri 
corti, combattono ora su un nuovo fronte: l'accesso via rete ai CD 
regolarmente acquistati.

Come ricorderete, lo scorso anno era stato caratterizzato dalla guerra a 
colpi di cause legali tra la RIAA (Recording Industry Association of 
America) e i produttori di lettori MP3: in particolare la Diamond 
Multimedia aveva dovuto combattere per permettere la commercializzazione 
del Rio, che poi ha avuto un successo strepitoso.

Quest'anno si apre all'insegna di una nuova battaglia. La scorsa settimana 
infatti il sito http://mp3.com ha offerto ai suoi milioni di utenti un 
nuovo servizio, denominato "Beam-it". L'utente deve semplicemente inserire 
nel suo lettore CD, a uno a uno, tutti i suoi compact disk regolarmente 
acquistati, e collegarsi per qualche secondo col sito my.mp3.com.

A questo punto l'utente puo' ascoltare i suoi CD (scaricando i relativi MP3 
dal sito mp3.com) in qualunque punto del mondo egli si trovi, purche' 
disponga di un accesso a internet. In pratica my.mp3.com, una volta 
verificato che l'utente e' effettivamente il proprietario di quel CD, gli 
permette l'ascolto da remoto. Per permettere cio', mp3.com dispone di un 
database di oltre 45.000 CD, tutti in linea in formato MP3.

La cosa e' di per se' rivoluzionaria, in quanto l'utente non e' piu' 
obbligato a portare con se' i suoi CD preferiti ma, una volta acquistati, 
puo' ascoltarli dove e quando vuole. La cosa ha un senso ancora maggiore 
per i CD acquistati online (non a caso mp3.com e' uno dei primi siti che 
offre questo servizio), che possono essere ascoltati *subito*, senza 
attendere l'arrivo del pacco a casa.

La reazione della RIAA (http://www.riaa.com) non si e' fatta attendere a 
lungo. Secondo loro, il nuovo servizio di mp3.com favorisce la pirateria: 
l'utente infatti potrebbe inserire nel proprio lettore dei CD copiati e 
disporne in tal modo in tutto il mondo. Mp3.com ribatte che il loro 
servizio viene svolto senza lasciare all'utente la possibilita' di salvare 
su disco gli mp3 che scarica, ma avviene in "streaming", cioe' permette il 
solo ascolto. Mp3.com ribadisce inoltre che la RIAA ostacola in maniera 
ottusa ogni nuova tecnologia, a tutto svantaggio dell'utente, e solo per 
vendere qualche copia in piu' di un CD che l'utente ha GIA' acquistato 
regolarmente.

Mp3.com ha fatto notare di essere nella piena legalita', in quanto gia' 
possiede una licenza per trasmettere musica in "streaming" attraverso le 
proprie stazioni radio su internet. L'obiezione fatta dalla RIAA e' che in 
questo modo l'utente non subisce passivamente quanto trasmesso dalla radio, 
ma ha la facolta' di scegliere cosa farsi trasmettere... e questo 
evidentemente e' un male.

Non so come si concludera' questa battaglia. E' certo pero' che stavolta la 
RIAA non ha di fronte l'ultimo arrivato: mp3.com puo' sicuramente 
permettersi avvocati di tutto rispetto e non si fa "spaventare" dalla 
minaccia di una battaglia legale. Ne e' la prova il fatto che il servizio 
Beam-it di my.mp3.com non e' stato sospeso, ma e' tutt'ora funzionante.

Dario "Zeus" Meoli

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** Lo staff di 2600.com libera il formato DVD e si becca una denuncia **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net/news/018.html#2 - 24 gennaio 2000]

21 gennaio 2000, un giorno memorabile per lo staff della rivista "2600: The 
Hacker Quarterly" (http://www.2600.com), per la comunita' hacker ed in 
generale per tutti coloro che attendevano la liberazione di Kevin Mitnick, 
di cui abbiamo parlato nel precedente numero delle Zeus News 
(http://zeusnews.n3.net/news/017.html#1).

Ma, proprio nello stesso giorno, lo staff di 2600.com ha ricevuto una 
"ingiunzione preliminare" da parte della Motion Picture Associated of 
America, atta a proibire la distribuzione del codice sorgente DeCSS, in 
grado di scavalcare le protezioni sulla lettura del formato DVD (il nuovo 
standard per i film su CD). La Electronic Frontier Foundation e' al momento 
impegnata a tracciare una linea difensiva contro questa denuncia.

La MPAA commenta tutto questo come una vittoria contro la pirateria video a 
danno degli autori, travisando completamente (secondo l'opinione dello 
staff di 2600, che e' anche la nostra) il vero significato dell'operazione 
di hackeraggio: "...La MPAA ha lavorato per convincere il giudice che 
cercare di capire come funziona una tecnologia e spiegare cio' alla gente 
e' un atto illegale. Come abbiamo ripetutamente detto, NON si tratta di 
pirateria sui DVD come la MPAA sta cercando di far credere al pubblico. Si 
tratta di CONTROLLO SULL' ACCESSO - in altre parole, la possibilita' di 
GUARDARE I DVD CHE TU HAI REGOLARMENTE COMPRATO su una macchina o un 
lettore DVD DI TUA SCELTA. Sfidiamo la MPAA a negarlo."

Il comunicato prosegue incitando le varie comunita' hacker dei 2600 
Meetings e i Linux User Group a organizzare dimostrazioni presso teatri, 
studi cinematografici, sedi della MPAA ed altri posti per far sentire la 
protesta.

Giorno 22 la denuncia e' stata rinnovata, questa volta contro circa 500 
siti mirror che sono spuntati come funghi per supportare la battaglia 
contro la censura. Questo pone ora un problema di giurisdizione in quanto 
questa ingiunzione sembra essere valida solo nello stato della California 
(lo stesso staff di 2600 si trova a New York ma e' stato lo stesso 
costretto a rimuovere il codice sorgente dalle proprie pagine web).

Infatti proprio in risposta all'azione giudiziaria "... un fenomenale 
numero di mirror sono sbocciati dopo l'azione di mercoledi' contro 2600". 
Maggiori dettagli, come al solito, sul sito http://www.2600.com

Gabriele Zaverio

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** Telefonare dall'Italia agli USA a costo zero **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net/news/018.html#3 - 24 gennaio 2000]

Niente piu' costose chiamate internazionali. Con un PC connesso a internet, 
un microfono e un paio di casse (o una cuffia) e' oggi possibile chiamare 
qualsiasi numero telefonico degli Stati Uniti. Non sto parlando di 
telefonate da PC a PC, ma da PC a telefono fisso: non e' necessario che la 
persona chiamata disponga di un accesso a internet, ma solo di una linea 
telefonica.

E' questo il servizio offerto da Dialpad (http://www.dialpad.com), una 
societa' con sede a San Jose, nel pieno centro della Silicon Valley 
californiana. Inutile dire che Dialpad sta riscuotendo un enorme successo 
in tutto il mondo: in pochi mesi gli iscritti hanno superato i due milioni, 
e stanno crescendo in maniera esponenziale. Il servizio e' pensato non solo 
per chi risiede all'interno degli States - e che quindi non dovra' piu' 
fare chiamate a lunga distanza - ma agli utenti di tutto il mondo che 
devono telefonare negli USA. Anche dall'Italia ci si puo' collegare al sito 
di Dialpad, registrarsi in pochi minuti ed essere subito abilitati a 
telefonare. E funziona!

Le numerose prove effettuate hanno dimostrato che basta una connessione a 
57.6 Kbit/s per tenere una conversazione comprensibile. In molti casi anche 
un modem a 33.6 puo' essere sufficiente. La qualita' dipende in massima 
parte dall'affollamento della rete: nelle ore di punta, se le linee sono 
affollate, ci possono essere fastidiosi ritardi che possono rendere 
inintellegibile la conversazione stessa. Al contrario, quando la rete e' 
sufficientemente libera, la qualita' e' paragonabile (se non superiore) a 
quella della nostra rete cellulare: chi riesce a sopportare la frequente 
perdita di segnale tipica dei telefonini, non trovera' grandi differenze 
nel servizio di Dialpad.

Non bisogna trascurare la possibilita' di telefonare quando la linea e' 
impegnata dal modem: si possono tenere lunghe conversazioni con chi sta 
all'altro capo del mondo senza preoccuparsi dei costi telefonici, che sono 
quelli di una chiamata urbana, e contemporaneamente navigare o inviare 
posta elettronica.

Cosa vuole Dialpad in cambio? Niente di particolare: solo la 
visualizzazione di un piccolo banner pubblicitario durante la chiamata. 
Considerato che tutti i siti strabordano di banner a destra e a sinistra, 
il gioco vale la candela.

Dario "Zeus" Meoli

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** Il fotografo che si tiene i negativi non viola la privacy **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net/news/018.html#4 - 24 gennaio 2000]

Non viola la privacy il fotografo che non restituisce i negativi delle 
fotografie. Lo ha ribadito il Garante rispondendo ad un cittadino che aveva 
chiesto se fosse legittimo il comportamento di un fotografo che si era 
rifiutato di restituire i negativi di alcune fotografie che gli erano state 
commissionate.

Il Garante ha spiegato che la legge sulla privacy non ha modificato le 
norme in materia di diritto d'autore, ed in particolare la legge 22 aprile 
1941, n.633, che prevede un'apposita disciplina relativa ai diritti del 
fotografo sulle fotografie effettuate (articoli 87, 88, 89). Il fotografo 
può, quindi, detenere questi particolari dati personali. La persona 
interessata ha, comunque, la facoltà di esercitare i diritti di accesso, 
previsti dalla legge sulla privacy, ai dati che lo riguardano.

Restano ovviamente fermi gli obblighi da parte del fotografo di utilizzare 
i negativi in conformità alle prescrizioni di legge e di non farne un uso 
improprio (articolo 96 della legge 633/1941).

(tratto dal "Notiziario dell'Ufficio del Garante per la protezione dei dati 
personali")

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** Windows 2000 supporta la crittografia a 128 bit **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net/news/018.html#5 - 24 gennaio 2000]

Il 14 gennaio scorso il Governo degli Stati Uniti aveva finalmente 
annunciato la possibilita' di esportare dagli USA software con sistemi di 
crittografia superiori a 40 bit e la risposta di Microsoft non si e' fatta 
attendere: il 18 gennaio ha confermato le voci secondo cui Windows 2000 
utilizzera' la crittografia a 128 bit.

Da questo punto di vista Windows 2000, che vera' messo ufficialmente in 
commercio il 17 febbraio, sara' il sistema operativo piu' sicuro prodotto 
da Microsoft e sara' anche il primo sistema operativo ad essere venduto in 
tutto il mondo con un sistema di crittografia di base superiore ai 40 bit: 
tutto cio' permettera' comunicazioni molto piu' "sicure", una manna dal 
cielo soprattutto in un periodo in cui l'e-commerce e le transazioni 
on-line si stanno diffondendo a macchia d'olio.

Paragonando le tecniche di crittografia a 40 bit e quelle a 128, e' facile 
vedere come le seconde siano molto piu' affidabili: ogni bit in piu' 
infatti raddoppia il tempo necessario per decrittare un messaggio da parte 
di terzi; in precedenza invece per aumentare la sicurezza era necessario 
comprare costosi add-on prodotti da terzi.

Tutto cio' non ci deve pero' far dimenticare una regola importantissima del 
mondo dell'Informatica: la domanda fondamentale che ci si deve porre quando 
si ha la necessita' comunicare in maniera "sicura" non e' "Sono paranoico?" 
bensi' "Quanto sono paranoico?". Infatti la certezza assoluta che qualcun 
altro (Echelon, FBI, CIA, Mossad, qualche giudice troppo zelante) non possa 
decifrare le nostre conversazioni non e' assoluta: e' per questo che le 
trasazioni economiche tra grandi banche avvengono con sistemi di cifratura 
a 1024 bit, anche se questi ultimi sono stati recentemente messi in 
discussione. Sotto questo aspetto la crescente potenza di calcolo degli 
elaboratori e la possibilita' di utilizzarli in 'parallelo' mina fortemente 
la sicurezza delle le tecniche crittografiche, un campo che nei prossimi 
anni avra' sicuramente enormi sviluppi e che attirera' sempre di piu' 
l'attenzione dei matematici.

Marco Novelli

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** Nuova pelle per Windows? **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net/news/018.html#6 - 24 gennaio 2000]

La notizia e' piuttosto curiosa e puo' anche lasciare increduli: Microsoft 
sta infatti cercando giovani programmatori per sviluppare una nuova 
interfaccia grafica per il successore di Windows 2000. La cosa potrebbe 
sembrare non troppo eclatante, se non fosse che a Redmond non vogliono 
creare solo una nuova interfaccia grafica, bensi' un "Window Manager".

Gli utenti Linux/Unix sanno gia' di cosa sto parlando: un Window Manager e' 
un programma che si appoggia al sistema operativo e che si interessa della 
gestione della UI (User Interface). La User Interface e' l'insieme delle 
icone, pulsanti, colori, finestre, stili e puntatori che contraddistinguono 
un'interfaccia grafica da un'altra (ad esempio quella di Windows da quella 
Macintosh dal KDE ecc.) In questo modo si possono utilizzare su una base 
comune (il Window Manager) una gran numero di UI diverse, a secondo dei 
nostri gusti e delle nostre esigenze. In Microsoft assicurano inoltre che 
potranno essere sviluppati diversi Window Manager, in maniera indipendente 
dal sistema operativo: ci stiamo forse avviando verso un Windows Unix-like?

Potremo quindi dire addio alle icone e ai colori tipici di Windows per 
lasciarci cullare da Aqua (la user interface del nuovo MAC OS X, 
http://www.apple.com/macosx/aqua.html) oppure dalla miriade di UI gia' 
sviluppate per Linux (http://dada.linux.tucows.com/themes/)?

Per "cambiare pelle" al vostro Windows non e' pero' necessario aspettare 
ancora qualche anno; sul sito http://dada.themes.tucows.com/index.html 
potrete trovare numerosi temi con cui personalizzare la vostra copia di 
Windows 95/98 e, se siete particolarmente creativi, anche gli strumenti per 
la creazione da zero di temi secondo il vostro gusto e stile.

Marco Novelli

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** Con Linux si gioca sempre piu' **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net/news/018.html#7 - 24 gennaio 2000]

La Monolith Productions e la Hyperion Software hanno annunciato di aver 
esteso un precedente Contratto di Licenza per la creazione  di una "total 
conversion" del famoso gioco "Shogo Mobil Armor Division", e del relativo 
motore grafico Litech Ver 1.0 e 2.0, per Linux (si prevede la sua 
disponibilita' nel secondo quadrimestre del 2000).

Quindi dopo la trasposizione del famoso gioco Civilization: Call To Power 
della Activision (avvenuta grazie alla Loki Software) ora anche altre 
software house si impegnano nello sviluppo di giochi per l'OS Linux.

Da non dimenticare che  anche la IDsoftware (http://www.idsoftware.com), ha 
reso disponibile una vesione demo, per Linux ,del suo ultimo successo Quake 
3 ARENA, scaricabile gratuitamente da http://www.quake3arena.com

Altre software House invece forniscono solo delle "patch" per adattare i 
loro prodotti all'OS Linux,infatti la GTinteractive fornisce una specifica 
patch per fare il "porting" della versione Win9X di Unreal Tournament su 
Linux, patch liberamente scaricabile da http://www.unrealtournament.net/.

Va fatto notare che questo non e' un fenomeno del tutto nuovo per Linux: 
gia' dai tempi di Quake 1 e Quake 2 erano disponibili patch semi ufficiali 
per il loro utilizzo in ambiente Linux.

Andrea "Lord Blue" Raviola

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** Siti da visitare **
[ZEUS News - http://zeusnews.n3.net/news/018.html#8 - 24 gennaio 2000]

1) Biblioteca di parole - Si chiama Wordtheque la biblioteca virtuale di 10 
mila volumi (letterari e scientifici) in oltre 100 lingue allestita on line 
gratis da Logos: consente ricerche mirate, per parola chiave. Visitabile al 
sito http://www.logos.it.

2) Presidenti alla ribalta - La Camera dei Deputati ha aggiunto sul suo 
sito una sezione dedicata all'elezione del Presidente della Repubblica per 
seguire in diretta gli scrutini, ma anche per consultare documenti sulle 
elezioni e i presidenti precedenti, con filmati e registrazioni sulla 
storia della nostra Repubblica. Visitabile al sito http://www.camera.it.

3) Internet all'università - A Genova c'è un nuovo corso di laurea in 
giurisprudenza specializzata sulle delicate questioni legali che solleva 
Internet (guardare il sito http://www.unige.it). Mentre negli USA, al 
Georgia Institute of Technology c'è un corso di commercio elettronico, il 
primo al mondo, finanziato da IXL (http://www.gatech.edu).

Chris "Prozac" Falcone