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23 marzo 2000
Zeus News è un notiziario quotidiano dedicato a quanto avviene nel mondo di Internet, dell'informatica, delle nuove tecnologie e della telefonia fissa e mobile: non è un semplice amplificatore di comunicati stampa ma riserva ampio spazio ai commenti e alle riflessioni, proponendosi quale punto di osservazione libero e indipendente.


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** Scientology beffa Windows 2000? **
Dopo la Spagna (dove copie complete di Windows 2000 sono state allegate per errore a una rivista), è giunta l'ora della Germania. Windows 2000 rischia infatti di essere inutilizzabile dalla pubblica amministrazione tedesca a causa di un possibile complotto di Scientology.
[
ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 23 marzo 2000]

Pare che Diskeeper (un'utility di gestione dischi creata da Glendale) sia stata sviluppata da membri della Chiesa di Scientology in modo che non possa essere installata dalla pubblica amministrazione. Il motivo è presto detto: Diskeeper ha accesso a milioni di dati conservati nei database della pubblica amministrazione tedesca e c'è il rischio che questi dati vengano inviati di nascosto al quartier generale di Scientology.

In settimana è attesa una decisione da parte dell'autorità competente, ma è ovvio che un divieto da parte dell'organismo di sicurezza tedesco (Bis) scoraggerebbe anche gli utenti domestici e business, causando gravi danni economici e di immagine alla Microsoft.

Per calmare le acque, Microsoft ha dichiarato che, durante test interni, non sono stati riscontrati problemi con Diskeeper né connessioni "misteriose" alla rete. Inoltre i dati ritenuti sensibili sono da tempo su database sicuri; Microsoft non ha nessuna intenzione di rimuovere Diskeeper da Windows 2000 (anzi, Diskeeper è già presente in Windows NT 4).

Anche Scientology smentisce: "Cosa dovremmo fare con i milioni di dati raccolti? Nulla! I politici tedeschi cavalcano l'onda delle emozioni per attaccare ancora una volta la nostra Chiesa. Per tre anni siamo stati osservati dal governo e non hanno trovato nulla, perché non abbiano nulla da nascondere".

Non resta che attendere le decisioni del governo tedesco, attese, come detto, in settimana.

Massimo Cavazzini - mailto:maxcava@bigfoot.com

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** Whistler Windows 2001 fa capolino dai siti pirata **
Una prima versione di Whistler, il successore di Windows 2000, e’ stata messa a disposizione, nei giorni scorsi, su alcuni server pirata.
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 23 marzo 2000]

Non e’ la prima volta che Microsoft si lascia scappare copie pirata dei propri prodotti sul web, dove spesso si possono trovare programmi prima ancora della loro uscita ufficiale: esemplare e’ il caso di Windows 2000, la cui versione finale venne resa disponibile per il download circa un mese e mezzo prima del lancio ufficiale sul mercato.

La prima beta ufficiale di Whistler dovrebbe arrivare verso meta’ di quest’anno, mentre la versione che si trova attualmente on line e’ ancora un’alpha poco significativa: le differenze da Windows 2000 sono ben poche e vano ricercate nell’integrazione di Internet Explorer 5.5 nel sistema ed in alcune nuove interfacce HTML per la gestione dell’OS.

In futuro Whistler implementera’ invece una nuova interfaccia grafica (che sarebbe gia’ dovuta comparire con Windows Millennium, ma che e’ poi stata rimandata) e avra’ l’onore - ma anche l'onere - di fungere da anello di collegamento tra il mondo business e quello consumer: dovra' infatti adattarsi tanto alle esigenze dell’utente casalingo quanto alle necessita' della grande anzienda.

Questo dovrebbe essere quanto previsto nei piani Microsoft: sappiamo bene tutti che da diversi anni la casa di Redmond insegue il sogno di un unico sistema operativo adatto a tutte le esigenze. Inizialmente il progetto avrebbe dovuto concretizzarsi con Windows 2000, ma i gia’ lunghi tempi di realizzazione avevano costretto i programmatori Microsoft a ritardare. Speriamo che questa sia la volta buona, anche perche’ Whistler non uscira’ che nel 2001: ci sara' parecchio tempo per sperimentarlo a dovere.

Marco Novelli - mailto:marco.novelli@zeusnews.com

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** I paradossi delle mega-fusioni **
Riflessioni di http://www.profste.com
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 23 marzo 2000]

Dell'cquisizione da parte di America Online (AOL) della Time Warner si è parlato molto. A questa è seguito l'annuncio di voler perseguire un aumento del fatturato mediante una strategia e-commerce per la Warner Music e la EMI. Fin qui niente di male, quasi ovvio. Il tutto è stato sovvertito, involontariamente, da una piccola controllata AOL.

La Nullsoft (http://www.nullsoft.com), acquisita l'anno scorso da AOL, ha rilasciato, Martedì 14 Marzo, la versione beta di un progetto software open source. In pratica un clone del famosissimo Napster (http://www.napster.com), che permette lo scambio di canzoni in formato MP3 attraverso la rete. Nel dicembre 1999 la RIAA (associazione produttori dell'industria discografica) ha citato in giuduzio Napster dichirando che incoraggia e facilita la pirateria musicale su dimensioni senza precedenti.

Nullsoft, nota finora per aver creato uno dei diffusi lettori MP3, ha chiamato il nuovo software Gnutella. Al momento della diffusione del programma, si annunciava anche la creazione di una società apposita per lo sviluppo del prodotto. Tuttavia il progetto potrebbe non superare mai il suo attuale stadio beta, se AOL decidesse che può rappresentare una minaccia per la futura strategia. Il programma è rimasto a disposizione per il download sul sito Nullsoft solo nella giornata di Martedì 14. Il pomeriggio di Mercoledì 15 era già stato rimosso. Dopo migliaia di download.

Il fatto che la licenza del programma stesso fosse GPL (open source) ci porta al paradosso. Sarà infatti molto difficile per AOL, Nullsoft o chiunque altro, evitare che il programma si diffonda ugualmente. Quindi, mentre la versione 0.48 scaricabile la settimana scorsa aveva ancora qualche bug, il rilascio del codice sorgente (come parte della licenza open source) significa che programmatori di tutto il mondo potranno contribuire al perfezionamento di Gnutella.

Tentando di salvare il salvabile, AOL ha reso noto che il rilascio del software era "non autorizzato". Si dubita possa servire. La voce si è ormai sparsa. Il software è disponibile su altri siti web per il download.

La dirigenza AOL sta, in questi giorni, cercando di immaginarsi lo scenario dove, in procinto di perfezionare l'acquisizione Time Warner, vengano contemporaneamente citati in giudizio per pirateria dalla RIAA. Il fatto che si arrivi a possedere la Warner Music e la EMI, che sono tra le voci più agguerrite contro la pirateria musicale in Internet, trovandosi nel contempo sul banco degli imputati, per lo stesso motivo, non può non causare imbarazzo e problemi molto grossi.

La lezione che tutti possiamo trarre è evidente, sul web niente è facile come sembra. In Italia, dove lo stadio di sviluppo in proposito è ancora grezzo, l'accaduto potrebbe essere un utile occasione di riflessione. In pochi ne approfitteranno.

Stefano Bargiacchi - mailto:stefano.bargiacchi@zeusnews.com

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** Microsoft, innocente occulto **
Mentre uno dei suoi principali accusatori, il procuratore generale Joel Klein, ha affermato che l'ipotesi di un accordo e' piu' vicina, anche se si dovra' tener conto della gravita' delle infrazioni, Microsoft continua nella sua attivita' di propaganda occulta.
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 23 marzo 2000]

Durante le udienze del processo aveva fatto scalpore che Microsoft avesse presentato alla Corte un filmato palesemente contraffatto, per smentire la testimonianza del Dottor Felten, l'informatico creatore di un programma apposito per separare Internet Explorer da Windows.

In base al programma di Felten, Windows e Internet Explorer non erano affatto inscindibilmente legati, e la loro unione era stata decretata solo per danneggiare Netscape. Microsoft allora aveva girato un videotape in cui si evidenziava che, nonostante la disinstallazione effettuata con il software di Felten, Internet Explorer rimaneva richiamabile sul disco rigido, ed inoltre l'operazione peggiorava le prestazioni di Windows. In seguito a un'attenta analisi del filmato pero' l'accusa scopri' che, dopo la presunta disinstallazione, il desktop che veniva inquadrato era leggermente differente, prova del fatto che erano stati utilizzati due computer diversi. All'epoca la maldestra messa in scena di Microsoft era stata pesantemente stigmatizzata dal Giudice federale, scatenando anche l'ironia dei mass-media.

Ieri la rivista Capitalism Magazine ha ripreso la vicenda sostenendo che in realta' il filmato era vero, ma che i due impiegati che lo avevano girato, non tenendo conto che si trattava di un'importante prova giudiziale, avevano mescolato i filmati per fare prima. A sostegno di questa nuova tesi Capitalism Magazine riporta anche la dichiarazioni di un testimone, Jim Allchin.

Allora il Giudice federale decide in base agli aspetti formali, non tenendo conto della realta' dei fatti? La Microsoft e' vittima della sua buona fede un po' pasticciona? L'accusa si attacca ai cavilli per condannare la povera azienda di Redmond? A leggere questo giornale si direbbe di si'.

In realta' sembra un po' strano che la Microsoft, che paga consulenti e avvocati migliaia di dollari all'ora, assegni una prova cosi' importante a due impiegati svogliati che non vedono l'ora di tornare a casa dalla moglie. Si tratta invece dell'ennesimo esempio di propaganda mascherata da informazione giornalistica, poiche' Capitalism Magazine e' un'emanazione del Center for the Moral Defense of Capitalism, una delle tante associazioni fantoccio create dalla Microsoft per diffondere le proprie idee, senza pero' far capire da chi realmente provengono.

Edoardo Dezani - mailto:edoardo.dezani@zeusnews.com

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** NoPay? NoInternet! **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 23 marzo 2000]

Chi si aspettava di fare i salti mortali dalla gioia per il servizio NoPay (http://www.nopay.it) è rimasto, ahinoi, deluso. Il servizio (di accesso e connessione a Internet) totalmente gratuito - grazie a un bannerino di pubblicità da sorbirsi per la durata del collegamento - si sta rivelando, infatti, problematico per tutti quegli internettari milanesi che, per inseguire il sogno di due ore rubate *alla bolletta del telefono*, devono rimanere in piedi fino alle cinque del mattino!

L'ingorgo delle linee telefoniche, infatti, non permette fino a tarda notte il collegamento al server (se non come guest); per il momento sembrano non bastare gli sforzi dei tecnici a rinforzo dell'infrastruttura e per organizzare l'abbondante traffico telefonico che si riversa ogni giorno, ininterrottamente, sul numero verde 800-005555.

Al supporto tecnico di NoPay assicurano che gli inconvenienti verranno presto risolti, ma per ora si può notare soltanto (con una certa sorpresa) quanto anche chi scommette sull'Internet gratuita - e la fornisce come servizio - non sia preparato a massicci ed immediati riscontri di pubblico.

Sulla scia delle analoghe iniziative d'oltreoceano (leggi AllAdvantage: http://www.alladvantage.com), resta comunque interessante l'idea alla base del servizio NoPay; c'e' solo da sperare che le linee vengano potenziate al piu' presto. NoPay, interrogato in merito, non ha fornito alcuna risposta.

Alexia Correnti - mailto:luna@rasnatech.com

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** Chiamate urbane anche con Digitel **
Il gestore telefonico Digitel Italia ha attivato per i propri clienti il servizio che permette di effettuare chiamate urbane in 9 citta' italiane.
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 23 marzo 2000]

Il costo delle telefonate e' di 59 lire + IVA al minuto dalle 8 alle 18.30 dal lunedi' al venerdi' e dalle 8 alle 13 al sabato. Nelle altre fasce e giorni il costo delle chiamate e' di 48 lire + IVA al minuto. I prezzi sono molto piu' alti di quelli praticati da altri operatori ma l'assenza dello scatto alla risposta rende convenienti le telefonate brevi.

Il servizio e' attivo a Roma, Torino, Milano, Bologna, Padova, Pordenone, Firenze, Prato e Napoli.

Alessandro Sacco - mailto:alessandro.sacco@zeusnews.com

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** Videogiochi gratis in rete **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 23 marzo 2000]

Se il vostro freno maggiore verso il mondo dei videogiochi e' il prezzo, il sito americano http://www.freeloader.com e' quello che cercavate. Dalla prossima settimana, sara' infatti possibile scaricare la versione completa di molti giochi: non saranno gli ultimi usciti, ma comunque titoli non troppo obsoleti, i cui prezzi potrebbero ancora risultare alti. In cambio il visitatore dovra' lasciare i propri dati e rispondere ad alcune domande per poi ricevere della pubblicita' mirata.

L'obiettivo di Freeloader e' quello di diventare un punto di riferimento per i giocatori in rete che, oltre a procurarsi i giochi a costo zero, potranno anche sfidarsi on line, servendosi dei server messi a disposizione dalla societa'.

Stefano Bussolino - mailto:stefano.bussolino@zeusnews.com

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** Nuovo portale per gli affari delle famiglie **
Nascera' un nuovo portale curato da Telecom Italia Net in collaborazione con Class Editori, dedicato alle famiglie.
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 23 marzo 2000]

Mentre crescono a vista d'occhio l'e-business e del trading online, molte persone sono ancora scettiche o non sanno come destreggiarsi; i destinatari del progetto di Telecom sono proprio gli utenti non ancora convinti delle nuove possibilita' offerte dalla rete.

Il sito, che vuole diventare un punto di riferimento per il settore, non e' solo incentrato sugli affari on line, ma a tutto cio' che puo' interessare l'ordinaria gestione di un nucleo familiare: stipendi, pensioni, contratti, spese, assicurazioni, fisco, ecc. Saranno creati anche forum e canali di chat specifici in cui gli utenti potranno approfondire le loro conoscenze e chiarire i propri problemi.

Alessandro Sacco - mailto:alessandro.sacco@zeusnews.com

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